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Editoriale Milan – Allegri al bivio: si viene o si va?
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12 anni agoon
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RedazioneSi avvicina il finale di stagione e, anche in casa rossonera, è arrivato il momento della resa dei conti. E tra tutti i conti, almeno uno potrebbe non tornare: si tratta di Massimiliano Allegri da Livorno, soprannominato dai tifosi milanisti il conte Max, il quale potrebbe presto decidere di lasciare Milanello e abbandonare al proprio destino la sua creatura, forgiata con pazienza in questannata di rifondazione.
Ma quali sarebbero i motivi di una decisione così importante? Innanzitutto la (mai troppo celata) invadenza a livello societario: Allegri sarebbe infatti stufo dei suggerimenti piovutogli dallalto nel corso di questi tre anni. Ingerenze pesanti, specie se a fartele è un certo Presidente del Consiglio, e, troppo spesso, volte ad indicare formazione o tattiche da utilizzare nei momenti chiave della stagione. Difficile lavorare in queste condizioni; difficile, quando un Presidente, in piena campagna elettorale, parla di te dicendo, con succinto accento veneto, che non capisci un c…o.
E poi cè il mercato; le offerte, ad uno come Max, non mancano di certo. La Roma non è stata a guardare e, avendo impostato un progetto tecnico a lunga scadenza, avrebbe scelto proprio il tecnico livornese come condottiero della propria (spesso indisciplinata ciurma). Max, da uomo di mare, è in fase di riflessione; troppo affascinante la panchina del Milan per lasciarsela scappare, ma, al contempo, troppe le pressioni e le delegittimazioni subite in questi anni che, in ogni caso, hanno visto un giovane Milan ben figurare sul panorama calcistico nazionale ed internazionale.
Occorre, infine, ribaltare il punto di vista: può il Milan permettersi di lasciar partire Allegri?
Quali i sostituti? Quali le aspettative con un nuovo allenatore? Il problema di fondo, allo stato attuale delle cose, è uno: la mancanza di valide alternative. Coloro i quali sono stati accostati più volte alla panchina rossonera, come Roberto Donadoni e Vincenzo Montella, a parte lesser stati blindati dalle rispettive società, non hanno ancora pienamente convinto, raggiungendo risultati altalenanti che, in una grande squadra, potrebbero costare molto cari.
Inoltre cè un dato di fatto: in (quasi) tre stagioni in rossonero, Allegri ha conquistato uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, ha sempre superato la fase a gironi di Champions League (schiantandosi contro il Tottenham prima e due volte col Barça poi, mica contro squadrette…) e ha spesso espresso un buon calcio, lavorando (soprattutto nella stagione in corso) con un gruppo molto giovane e di sicuro avvenire. E bene quindi che la Presidenza, prima di dare il benservito ad Allegri, ci pensi due volte; in caso contrario, potrebbe essere qualcun altro a non aver capito un c…o.
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