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F1 – Mercedes, Brawn: “Hamilton e Rosberg hanno le stesse possibilità”
Published
12 anni agoon
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RedazioneIl team principal della Mercedes, Ross Brawn, ha parlato in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD, nel corso della conferenza stampa del Gran Premio di Cina, terza tappa del Mondiale di Formula 1 2013.
La tua imposizione, che può essere percepita un ordine di scuderia, è stata però anche percepita come lo stabilimento di una gerarchia nel team. Cosa hai da dire?
“Innanzitutto, non cè nessuna gerarchia nel team, entrambi i piloti hanno esattamente le stesse possibilità. Ovviamente, ed è inevitabile, in una stagione così difficile, un pilota può avere dei vantaggi e non sempre ci può essere un equilibrio nel corso della stagione. Può succedere che uno dei piloti non abbia grandi possibilità di vincere il titolo e possa dare un vantaggio allaltro, questo è nelle aspettative dei piloti. Però di certo non cè nessuno status diverso tra i due piloti. Per quanto riguarda la nostra situazione in Malesia, credo che ci siano delle somiglianze con la situazione di Christian (Horner, ndr) e della Red Bull: Lewis aveva una scarsa quantità di carburante e anche Nico non era in grandi condizioni da quel punto di vista. Quindi abbiamo creduto che sarebbe stato un grosso problema permettere ai due piloti di competere tra di loro, perché se usi il DRS consumi molto più carburante e prevedevo una situazione che poteva diventare molto delicata verso la fine e per me non cera molto da guadagnare, eravamo terzi e quarti e non avevamo nessuna vera opportunità di andare a prendere le macchine che ci stavano davanti. Quindi Nico è stato rispettoso e ha accettato le richieste che gli abbiamo esposto. Ovviamente ci sono stati dei momenti molto emozionanti, perché per un pilota non è facile tirarsi indietro quando pensano di avere più opportunità rispetto a un loro collega, magari ci può essere stata delusione, perché sono entrambi individui molto competitivi e sono anche pagati per competere, ma era una situazione molto delicata e nella quale mi sono trovato diverse volte. Quello che non dobbiamo fare però è di farla diventare una tragedia, non dobbiamo farla sembrare peggio di quello che è successo, bisogna accettare la situazione che si è presentata. Bisogna cercare di trovare il bilanciamento, lequilibrio, tra gli interessi del pilota e quelli del team e non sempre si sposano facilmente. Noi consentiamo di correre, di gareggiare tra di loro, di prevalere uno sullaltro, gli chiediamo soltanto di rispettare gli interessi della squadra, ma ci saranno delle situazioni, delle circostanze, in cui il rischio sarà molto alto e per il bene della squadra, prenderemo delle decisioni quando sarà necessario prenderle.”
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