Editoriale – Conte col Bayern si gioca la sua credibilità internazionale (e il futuro)

In Italia, Antonio Conte è sinonimo di eccellenza. Tutti riconoscono al tecnico della Juventus le sue incredibili doti da condottiero. Il secondo scudetto di fila (ormai in tasca) è la conferma che, nel Bel Paese, Conte è già un top allenatore…

Peccato che, per emergere a certi livelli, sia necessario fare la differenza in Europa. Complice l’orrida prestazione dei bianconeri nella gara d’andata, in quel di Monaco, le azioni di Conte sono cadute vertiginosamente. Di colpo anche i club pronti a stendergli il classico tappeto rosso per averlo sulla propria panchina (Chelsea in primis) hanno rallentato gli entusiasmi. Normale, la Champions League è una vetrina importante che può portarti all’Olimpo ma anche trascinarti all’inferno…

Per questo, nella sfida di ritorno con il Bayern, Conte non può fallire. Attenzione, non è che debba per forza fare l’impresa ma, almeno, deve riuscire a scuotere la sua Juventus e dimostrare a tutt’Europa che la gara d’andata è stato un infelice caso isolato…

La Juventus deve fare la Juventus, Conte deve fare il Conte, in caso contrario i dubbi sulle qualità del tecnico bianconero verranno messi in forte discussione… Vincere, dominando, in Italia non è sufficiente per entrare nel gotha degli allenatori a caratura europea e questo Conte lo sa bene…