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Nel calcio serve… Pazienza!
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4 anni agoon
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RedazioneNel calcio serve… Pazienza! Giocando col suo cognome, vi raccontiamo la storia di Michele Pazienza, uno di quei calciatori che, per duttilità tattica, spirito di sacrificio e valori morali, ogni allenatore vorrebbe ai propri ordini!
Gli inizi
Michele Pazienza muove i primi passi da calciatore tra le file del Gruppo Sportivo Apocalisse di San Severo, la sua città natale, attirando l’interesse del Foggia, che nel 1999 lo ingaggia facendolo debuttare tra i professionisti. Coi Satanelli, il giovane centrocampista conquista subito la promozione in C1 e rimane sino al 2003, l’anno del grande salto nel massimo campionato con la maglia dell’Udinese! Dopo due stagioni in bianconero, passa in prestito biennale alla Fiorentina, che lo riscatterà per poi girarlo al Napoli…
Core e Napule
E’ alle pendici del Vesuvio che per Michele giunge la definitiva consacrazione: agli ordini di Walter Mazzarri, Pazienza trova continuità e fiducia, rivelandosi prezioso equilibratore, abile a schermare la difesa e nel far ripartire l’azione! Le eccellenti prestazioni con la maglia del Napoli ingolosiscono Beppe Marotta, che lo porta alla Juventus a parametro zero.
Vice Pirlo
A Torino Michele resterà soltanto sei mesi, ma l’esperienza juventina gli permetterà di allenarsi e giocare al fianco di fuoriclasse del calibro di Alessandro Del Piero ed Andrea Pirlo. Proprio di quest’ultimo Pazienza rappresentava la principale alternativa seppur con caratteristiche diverse. A gennaio 2012, l’ex Napoli decide così di far ritorno a Udine per trovare più spazio, ma al termine della stagione riparte da Bologna, dove rimane sino al 2015.
Un nuovo inizio
Dopo due brevi esperienze tra le file di Vicenza e Reggiana, Pazienza chiude la carriera da calciatore a Manfredonia per intraprendere quella di allenatore, che ci auguriamo gli doni le soddisfazioni che sogna e merita!
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