Tony e Cattivi – Conte che bel gesto con Cambiasso, Moratti dovrebbe pensare all’Inter

L’irriverente Tony Damascelli e il suo punto di vista, piccante e pungente. Il meglio e il peggio del nostro calcio sotto la lente di una delle firme più prestigiose e autorevoli del nostro panorama sportivo…

TONY

CONTE

Nella baruffa finale seguita al fallo di Cambiasso su Giovinco, il salentino afferra l’argentino, lo protegge, lo tutela, lo porta via dal tumulto. E, ovviamnte, nessuno ne parla, nessuno ne scrive così come invece era stato fatto dopo l’esultanza di Bologna. Colpa nostra, colpa di noi che facciamo informazione, si fa per dire. Il resto, come cantava Califano, è noia.

CAVANI

Può anche perdere sei aerei, undici coincidenze e salire sul filobus sbagliato ma quando va in campo è un campione. I suoi due gol al Toro ne sono stati la conferma limpida. Ora c’è il rischio che se ne vada altrove, ha visto Napoli e n on muore, gli gusta Madrid e si capisce.

AMAURI

Gol in bicicletta, nel senso della rovesciata, l’italoabrasilero è tornato quello dei tempi belli, quando si faceva la fila per vederlo naturalizzato e portato in nazionale. A Parma cantano Verdi, si può tentare la marcia trionfale con questo Amauri.

CATTIVI

ULTRAS LAZIO

Due striscioni contro l’Uefa e Platini, roba lunga mezza curva. E Lotito che frequenta il latino si dimentica dell’italiano, non chiede scusa, si infervora sul derby e come consigliere federale dovrebbe essere messo all’indice dal capo, cioè Abete. Nulla di nulla, si continua come se niente fudesse.

MORATTI

Parla del rigore non dato alla sua squadra ma si dimentica di quello non dato alla Juve però aggiunge che è meglio non lamentarsi. Forse, nel mezzo sta la verità: il silenzio. Prenda su e rifletta, questa Inter ha il cuore ma non ha più la testa.

BAYERN

Ne fa 9 all’Amburgo. Roba da kaputt, per mandare un messaggio terribile alla Juventus di champions. Calma, dopo l’hamburgher arrivano i savoiardi.