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Editoriale Besana – Contro la modesta Malta, Prandelli ha l’imbarazzo della scelta…
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12 anni agoon
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RedazioneAdesso spero che i prudentissimi cacasotto che non hanno mai il coraggio di sbilanciarsi in un pronostico non ci vengano a propinare la solita minestra: attenzione a non sottovalutare Malta, guardate che hanno beccato solo sei gol in Bulgaria, e poi non ci sono più le squadre-materasso duna volta. Oddio, Prandelli ha già timidamente dato il la al consueto copione ipercauto, a ruota gli si è sùbito messo una persona seria come Barzagli. Ma dài, fate i bravi, sta a vedere che adesso dobbiamo temere Malta.
E vero tuttavia che lesaltante pareggio nellamichevole con il Brasile può paradossalmente aver complicato i piani del c.t.: per quanto attiene le scelte individuali degli interpreti e il modulo da adottare martedì in quella che è pur sempre una gara ufficiale, con in palio punti veri per la qualificazione al Mondiale brasiliano. Certo, vista la risibile consistenza degli avversari non è il caso che Prandelli passi notti insonni a sfogliare la margherita, chiunque andrà in campo, quale che possa essere il modulo, il risultato arriverà. Ci mancherebbe. Basterebbe alla bisogna il Chievo di Eugenio Corini, così, per esemplificare.
Sta di fatto che cè attesa per vedere come si orienterà il c.t., il quale a parte gli squalificati De Rossi e Osvaldo (e Chiellini out per infortunio) riavrà a disposizione linamovibile Marchisio al quale dovrà sicuramente dare una maglia da titolare. Il problema è che lItalia messa in campo nel primo tempo col Brasile ha rimediato due reti ma ha creato gioco e palle-gol a gogò. Quella del secondo tempo (con il 4-3-3), complice la ridicola difesa brasiliana e le invenzioni di Balotelli, ha compiuto la sensazionale rimonta, ma sul piano strettamente tecnico non è parsa migliore dela precedente.
Spezzeremo le reni a Malta con il 4-3-1-2 proposto nel primo tempo con il Brasile? Oppure andremo spavaldamente allattacco dei maltesi con uno spregiudicato 4-3-3? Nel primo caso, ferma restando la difesa (anche se Maggio giocando dietro a quattro da esterno basso soffre), avremmo un centrocampo composto da Montolivo, Pirlo, Marchisio, magari con Giaccherini estemporaneo trequartista. Bah. Di punta, il tandem milanista Balotelli-El Sharaawi, con la speranza che ancora una volta la prorompente personalità di SuperMario non offuschi il Faraone, non ne mini le certezze. Quasi certamente nel corso del match ci sarà spazio per il redivivo Gilardino.
Se il c.t. sceglierà invece di calare il suo 4-3-3, allora salterà il trequartista – che peraltro non abbiamo, di soli surrogati disponendo – e da esterno alto di destra giocherà Alessio Cerci, che nel mio piccolo (ma io conto zero) vado sponsorizzando disinteressatamente da inizio campionato. Il granata, rigenerato dal saggio Ventura, è il solo esterno offensivo del nostro pollaio che abbia corsa, intraprendenza e soprattutto conservi ancora il gusto (e la capacità) del dribbling, fondamentale in via destinzione. Purtroppo il ragazzo è a dir poco originale, diciamo pure bislacco. Qualcuno, esagerando, lo paragona al Bruno Conti del Mundial 82. Anzi, lo stesso Conti ha avuto parole delogio per lala del Toro. Lala, sì, che oggi è come la foca monaca.
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