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Editoriale Milan – Col Sion di Gattuso, occasione di “riscatto” per tanti rossoneri
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12 anni agoon
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RedazioneNelle ultime settimane si è parlato tanto di Milan del futuro, tridente delle creste (il trio d’attacco più giovane e promettente della Serie A), De Sciglio convocato in Nazionale, Allegri ineluttabilmente atteso al varco di una stagione tutta in crescendo che però lo vede pur sempre protagonista dell’immancabile “toto allenatore” in una girandola di voci che danno per conclusa la sua esperienza in casa rossonera, nonostante le dichiarazioni para-facciata di Galliani “Il tecnico è saldato al Milan con la fiamma ossidrica “.
L’amichevole Milan – Sion invece è l’occasione innanzitutto per rinverdire il passato con il gradito (?) ritorno di Rino Gattuso in quel di San Siro, sotto quella curva sud che lo ha amato e acclamato, ben ricambiata, per tredici lunghi anni. Ringhio che ha fatto parte di un pezzo importante di storia del club e che non ha mai dimenticato. L’accasarsi nella vicinissima Svizzera in fin dei conti non è altro che l’ennesimo attestato di stima e di affetto smisurati nei confronti della società che lo ha reso campione e uomo.
Un amichevole che però ha anche il sapore dal retrogusto amarognolo del riscatto per tutti quei giocatori che in questa stagione non hanno trovato il modo e lo spazio giusti per affermarsi e confermarsi, l’occasione cioè per mostrare e dimostrare di essere degni di questo progetto Milan del presente e del futuro, di questo Milan che è cresciuto esponenzialmente sotto la guida di un Allegri “ricostruttore” ma che ha lasciato ai margini proprio quelle figure che in un recente passato non hanno certo negato il loro contributo alla causa.
Giocatori dal futuro incerto come Robinho, Antonini, Bojan, Nocerino, Zaccardo (acquistato a gennaio e utilizzzato poco o niente, in stile Acerbi) che cercheranno sicuramente di rimettere in mostra le loro indubbie qualità, tentando di conquistarsi il riflettore giusto sotto il quale posizionarsi per uscire da quel cono d’ombra che finora non li ha voluti mai protagonisti come era successo in passato. E questo perché il campionato è ancora sufficientemente lungo per poter dire anche semplicemente “ci sono anch’io”.
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