Diavolo in me
Lazio-Milan 3-0, le pagelle rossonere
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4 anni agoon
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RedazioneLAZIO-MILAN 3-0
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-2-3-1):
Donnarumma: una buona parata che evita l’imbarcata, sul raddoppio forse non è perfetto, ma quella di Correa è una grande giocata. Voto 5,5
Calabria: gli avversari gli sgusciano via da tutte le parti senza che lui riesca mai a contenerli. Voto 5
dal 69′ Dalot: nettamente meglio lui in 20′ che Calabria nei 70′ precedenti. Voto 6
Tomori: stasera fa rimpiangere Romagnoli, il che è tutto dire. Fuori posizione sul primo gol, messo a sedere sul secondo. Un disastro. Voto 4
Kjaer: stasera ci capisce poco o nulla anche lui. Voto 4,5
dal 73′ Romagnoli: lascia anche lui la firma sul disastro lasciando troppo spazio a Immobile per il tris. Voto 5
Theo Hernandez: Lazzari lo asfalta e gli mangia metri di campo senza concedergli neanche una sgroppata delle sue. Voto 5
Bennacer: perde goffamente il pallone che origina il primo gol, poi non ne azzecca più una. Voto 4,5
dal 70′ Tonali: non dà mai la sensazione di essere un giocatore che può cambiare le cose. Tantomeno stasera. Voto 5
Kessiè: non corre più come prima, e senza condizione atletica è un giocatore normale. Troppo normale. Voto 5
Saelemaekers: almeno, rispetto ad altri compagni, prova ad inventarsi qualcosa, anche se con scarsi risultati. Era comunque l’ultimo da togliere dei tre davanti. Voto 6
dal 63′ Brahim Diaz: leggerino, viene surclassato dalla fisicità degli avversari. Voto 5
Calhanoglu: un buon tiro in avvio poi, come spesso gli accade, nei momenti di difficoltà si eclissa. Vuole tornare in Germania? Tanti saluti! Voto 5
Rebic: ciondola per il campo senza combinare granché. Voto 5
Mandzukic: legnoso nei movimenti, non ne prende mezza neanche di testa. Praticamente una statua di cemento. Voto 4
dal 63′ Leao: entra, gioca più di mezz’ora, ma non se ne accorge nessuno. Voto 4
All. Pioli: il suo girone di ritorno è ancora una volta un disastro, sia da un punto di vista dei risultati, sia per quanto concerne la condizione atletica dei suoi calciatori. Fa effetto pensare che, arrivati ad un certo punto, il Milan aveva 12 punti di vantaggio sul quarto posto, mentre ora rischia seriamente il piazzamento Champions. Voto 4