Pagelle
Benevento-Udinese 2-4, le pagelle giallorosse
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4 anni agoon
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RedazioneBENEVENTO-UDINESE 2-4
Le pagelle di Luca Coscia
Benevento (3-5-2)
Montipò 5: quattro gol in cui non ha colpe specifiche ma in cui da sempre la sensazione di poter fare qualcosa in più.
Glick 5: preciso e puntuale nelle chiusure, fa valere i suoi centimetri ma si fa saltare da Braaf sul 4-1 come un novellino.
Barba 5: inizia centrale ma non guida correttamente il reparto, non a caso il terzo gol nasce da una salita errata. Spostato terzino, fa fatica.
Caldirola 5: Okaka non gli da particolari pericoli ma si perde sia Arslan che Stryger Larsen sui rispettivi gol
De Paoli 5: evanescente sia in fase difensiva che in quella offensiva. Assente ingiustificato. (Dal 56’ Ionita 5.5: entra a risultato già compromesso quando gli schemi sono saltati. Fa quel che può).
Dabo 5: dopo un primo tempo disastroso, in cui i friulani dalle sue parti fanno ciò che vogliono, è più propositivo nella ripresa ma non basta. (Dal 70’ Insigne 5: venti minuti in cui, di fatto, non si vede mai)
Viola 6: accende la luce a corrente alternata, andando in difficoltà sul pressing bianconero ma è l’unico a costruire qualcosa. Perfetto dal dischetto. (Dal 46’ Schiattarella 5.5: non fa danni ma è troppo scolastico per una squadra che deve rimontare il risultato)
Hetemaj 5: contro i centrocampisti fisici di solito si esalta, oggi invece è proprio lui a perdersi. (Dal 56’ Iago Falque 6: mezz’ora in cui ogni volta che ha il pallone fa vedere il suo talento, saltando più volte l’uomo e creando non pochi pericoli)
Improta 5: Molina dalle sue parti fa quello che vuole. Lampante è il gol del vantaggio quando non lo anticipa nonostante sia due metri avanti. Passa a destra ma l’unica cosa buona che combina, è il traversone da cui nasce il secondo gol.
Sau 5: venti minuti in cui si nota solo per il pallone perso in occasione del vantaggio friulano. (Dal 24’ Gaich 5: fa valere il suo fisico ma poi alla fine, non combina mai niente di importante).
Lapadula 6.5: lotta, sgomita, prova a far salire la squadra. Si procura un rigore da rapace e mette dentro il secondo gol. È l’ultimo ad alzare bandiera bianca.
All. Inzaghi 5: non convince la scelta dei tre centrali contro un solo attaccante così come la decisione di lasciar fuori Ionita. La squadra gioca ad un solo schema: palla lunga e che Dio ce la mandi buona ma, soprattutto, non ha il coltello tra i denti che dovrebbe avere chi non vuol retrocedere.