Pagelle Juventus
Editoriale – Champions: “Chi si ferma è perduto”.. non sempre!
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12 anni agoon
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RedazioneCè posto per due, li vogliono in sette. Di cosa stiamo parlando? Ma dei due posti utili per la Champions, ovviamente.
La volata finale per partecipare alla massima rassegna continentale non è mai stata così appassionante come in questa stagione, indice di un campionato assai livellatosi, e che, ad eccezione della Juventus dominatrice assoluta sin dalla prima giornata, presenta un lotto di squadre dal potenziale molto simile. La giornata numero 29 di Campionato è servita a mischiare ulteriormente le carte. Vincono Milan, Napoli e Fiorentina, perde la Lazio, la Roma rientra in gara e lInter non gioca nemmeno.
Gli uomini di Mazzarri, per i quali forse la Champions non è il solo ed unico obiettivo dichiarato, tornano alla vittoria dopo una lunga striscia di 5 partite senza i 3 punti. I suoi attaccanti tornano finalmente a fare la differenza e in una partita molto sofferta, contro unAtalanta mai doma, la doppietta del Matador e la rete di Pandev, riaprono improvvisamente le porte del Paradiso.
Il Milan sempre meno “El Shaarawy dipendente”, ma sempre più “Balotelli dipendente”, ha la meglio su di un Palermo ora in acque davvero agitate, forse troppo agitate, con una salvezza che dista 5 pesantissimi punti. Il Bad-boy del calcio italiano, sembra essere rinato lontano dalla grigia ed insidiosa Manchester e con 6 centri nelle ultime 5 partite viaggia a medie straordinarie, medie che sanno di Champions League.
La Fiorentina di Vincenzo Montella non finisce più di sorprendere, e mostra finalmente una maturità ed un cinismo tipici delle grandi squadre, uscendo vincitrice da un vera e propria battaglia calcistica contro il Genoa, anche con un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Nonostante siano mancati i gol degli attaccanti, i viola, possono contare su di un centrocampo di livello assoluto e con un Aquilani così sognare è lecito, anche in chiave nazionale.
Ci sono poi le due romane, una bella in Coppa, ma brutta e svogliata in Campionato, che priva del suo bomber titolare fatica a trovare alternative, e laltra che spinta dal suo incredibile Capitano a continua caccia di record, sta risalendo una classifica fin qui bugiarda visto lenorme tasso tecnico della squadra.
A completare il quadro cè poi lInter di Andrea Stramaccioni che, criticata, sconfitta (spesso) e addirittura senza giocare, resta in corsa, a 7 lunghezze di distanza ma con una gara in meno rispetto alle avversarie. La partita contro la Sampdoria avrebbe potuto rappresentare per i neroazzurri, reduci dai 120 minuti di giovedi contro il Tottenham, un ostacolo assai insidioso. Le condizioni metereologiche hanno dato una mano, garantendo agli uomini di Stramaccioni 15 giorni di pausa prima del ritorno in campo complice la sosta delle nazionali, periodo che sarà fondamentale per il recupero di un certo Walter Samuel, dal quale la difesa a 3 di Strama non può assolutamente prescindere.
Nulla è ancora deciso dunque, anche se una cosa è certa: riadattando il celebre titolo di un film di Totò: “Chi si ferma.. (non sempre) è perduto!“.
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