Lazio-Stoccarda 3-1, Kozak mattatore (tripletta)

Olimpico chiuso per i disordini col Mönchengladbach, il calcio ne esce sconfitto. Lazio–Stoccarda, si parte dal 2-0 per i biancocelesti ottenuto al Gottlieb-Daimler Stadion: Petkovic ha precisato che tutti devono stare sulla corda ed evitare una figuraccia simile a quella del Milan, per questo in campo vanno i migliori disponibili. Pereirinha e Candreva sulla corsia destra, Mauri e Kozak un avanti per il 4-4-2 biancoceleste; Bruno Labbadia sceglie Okazaki, Hajnal e Macheda dietro l’unica punta Ibisevic.

Alla prima occasione la Lazio va in vantaggio con il gol numero otto in Europa League di Libor Kozak: cross teso di Radu, errore macroscopico di Tasçi e Niedermaier, per l’attaccante ceco è un gioco da ragazzi buttarla dentro di piatto. Tre minuti dopo è ancora Kozak a raddoppiare il risultato grazie ad un efficace movimento alle spalle di Niedermaier visto da Hernanes. 2-0 ed ora gara in discesa per i biancocelesti.

A fine primo tempo Marchetti è costretto ad uscire per un contrasto con Ibisevic dopo un’uscita bassa, ci poteva stare il secondo giallo per l’attaccante biancorosso: entra Bizzarri.

Nella ripresa il ritmo è bassissimo e la Lazio si siede ma con un vantaggio totale di 4-0 è comprensibile: al 62’ lo Stoccarda accorcia le distanze con la rete di Tamas Hajnal, Kozak respinge corto il traversone di Sakai e l’ungherese la butta dentro di destro. Gol della bandiera per gli svevi, comunque lodevole l’impegno. Con dignità la squadra di Labbadia prova a rovinare la serata della Lazio, al 79′ Gentner calcia al volo dopo un corto disimpegno di Radu ma Bizzarri è strepitoso ad alzare la palla in angolo. Ultimi minuti di gara, Candreva serve su un piatto d’argento la tripletta di Kozak ed il gigante non sbaglia! Decimo gol in Europa League, superato Cavani, è capocannoniere.

Finisce qui. Lazio 3 Stoccarda 1. Biancocelesti ancora imbattuti e meritatamente ai quarti di Europa League, nel sorteggio di venerdì sapranno il loro cammino verso la finale di Amsterdam ma la squadra di Vladimir Petkovic fa paura.