Amarcord
De Sanctis: “Col Chievo gara da dentro o fuori”
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12 anni agoon
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RedazioneMorgan De Sanctis è uno dei senatori dello spogliatoio del Napoli. Attraverso i microfoni di Radio Marte, parla dei risultati di questa stagione e del momento non particolarmente brillante che sta attraversando la squadra: “Nelle ultime due partite il Napoli ha ricominciato a far vedere delle cose importanti. Su questa base siamo molto fiduciosi per il prosieguo della stagione. Contro la Sampdoria non abbiamo sfruttato una situazione favorevole, visto il passo falso della Juve. A Verona – prosegue De Sanctis – vogliamo tornare a vincere, cercheremo di fare il massimo risultato pur sapendo che non sarà facilissimo. Quello del Chievo è un campo ostico per noi, da quando sono qui abbiamo vinto soltanto una volta, altre abbiamo perso e giocato male. Sarà un passaggio importantissimo per la stagione del Napoli”.
Il portiere del Napoli critica l’atteggiamento dei tifosi nell’ultimo periodo: “Lo dico: questo atteggiamento non lo condivido. Il pubblico napoletano è caloroso, si dice sia uno dei migliori al mondo ma bisognerebbe avvicinarsi alla mentalità anglosassone. Bisogna incitare la squadra dal primo all’ultimo minuto a prescindere dalle situazioni. In Italia purtroppo conta di più il risultato, la nostra cultura sportiva non accetta il fatto che ci sia un perdente!”. I fischi non hanno risparmiato neppure De Sanctis, che replica così: “Ho i miei riferimenti che sono l’allenatore e il preparatore dei portieri. Faccio questo mestiere da tanti anni, alcuni giudizi su di me sono inesatti. Basta guardare le statistiche e i dati, queste critiche non sono oneste, intellettualmente parlando. Sono cose che non stanno nè in cielo nè in terra, e lasciatemelo dire – ribadisce il numero uno – con un pizzico di presunzione: mi ritengo uno dei migliori interpreti del ruolo, sia nelle palle alte che in quelle basse. Ho sempre giocato ad alti livelli anche in campo internazionale”.
Ritornando al Napoli, De Sanctis fa il punto sul prosieguo della stagione: “Cercando di tenere il passo da primato si rimane immuni da spiacevoli sorprese, il tutto andrà esaminato partita dopo partita. Sappiamo di avere 6 punti di svantaggio sulla Juve e 5 sulle inseguitrici. Bisogna spingere il piede sull’acceleratore, nel giro di cinque, sei partite capiremo il nostro valore reale”. Proprio centrare un traguardo che a Napoli è vietato pronunciare per scaramanzia, ci sarà bisogno del ritorno al goal di Cavani. L’estremo difensore spiega i motivi di questo periodo d’appannamento: “Dopo Udine siamo stati una decina di minuti a parlare. Se Edi gioca come sta facendo nelle ultime partite non deve assolutamente preoccuparsi di niente. Se continua a comportarsi in questo modo acquista una stima da parte dei compagni che può dare più soddisfazioni dei gol”.
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