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Editoriale – Pato, la maledizione di un campione dai fragili muscoli
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12 anni agoon
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RedazioneLa maledizione di un giovane campione.
Il trasferimento in Brasile doveva servire a Pato per ritrovarsi sotto il profilo fisico, evitando così i continui infortuni che hanno caratterizzato gli ultimi anni al Milan, quando il brasiliano era il più delle volte fermo ai box per risolvere i suoi problemi che in campo a guidare i compagni a suon di gol e di accelerazioni potenti.
Appena sbarcato al Corinthians sembrava che tutto cominciasse a girare per il verso giusto: i primi allenamenti, la felicità ritrovata, le prime partite, i primi gol, di cui l’ultimo solo pochi giorni fa contro i Millonarios in Copa Libertadores.
Gli infortuni muscolari quindi sembravano acqua passata, l’idea che i problemi fossero rimasti a Milano assieme alla tristezza di molti tifosi rossoneri era chiara e nitida e invece….
Pato si è infortunato nuovamente, questa volta ha riportato una distorsione alla caviglia durante l’allenamento della vigilia della partita contro i messicani del Tijuana, valida per la Copa Libertadores. I tempi di recupero sono ancora incerti.
Certamente questo non è un problema legato ai muscoli, ma la sfortuna sembra che non lo abbandoni mai, un pò come la nuvoletta del ragioner Fantozzi che dovunque andava lo perseguitava rovinando la giornata del povero Paolo Villaggio.
Ad oggi sono circa una quindicina gli infortuni subiti dal Papero, tutti più o meno gravi, che stanno caratterizzando la carriera di un giocatore che senza tutti questi problemi sarebbe potuta essere molto diversa e molto più prolifica, data anche la giovane età.
L’impressione è che – ad eccezione di questo ultimo guaio – i problemi di Pato siano legati all’elasticità muscolare che non è completamente sviluppata ma che nessun allenamento e/o esercizio specifico può sistemare; sono aspetti congeniti che si hanno dalla nascita e, con tutta la buona volontà, rimarranno tale per tutta la vita.
I muscoli di Pato sono molto fragili e, se sommiamo la paura psicologica che il brasiliano si porta in campo, il risultato porta a continui e nuovi infortuni dai quali difficilmente riuscirà ad uscire completamente, anche se tutti se lo augurano visto che è un patrimonio del calcio mondiale.
Rivederlo in campo al più presto e nuovamente felice sarebbe il regalo, vedere un campione costretto ad appendere le scarpe al chiodo così giovane, come capitato anni orsono a Marco Van Basten, sarebbe un colpo durissimo.
Anche se Pato non è un più un giocatore del Milan e della Serie A, tutti quanti gli augurano ogni bene.
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