Amarcord
Il canto libero della farfalla granata, i 70 anni di Gigi Meroni
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12 anni agoon
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RedazioneSe le regole di questo mondo, a volte, non fossero così dure da sopportare, oggi, 24 febbraio 2013, il calcio italiano si preparerebbe a festeggiare uno dei suoi esponenti più illustri. E lui, certamente con qualche capello in meno, ma con la solita barbetta incolta, inconfondibile eredità di un passato beat, sarebbe pronto, forse per la prima volta, a guardarsi indietro, facendo il punto su una vita vissuta a mille all’ora. Oggi, Gigi Meroni festeggerebbe il 70° compleanno. Sarebbe ospite di Fabio Fazio, ricordando con nostalgia le sue inarrestabili serpentine, i suoi goal mai banali, l’affetto della Curva Maratona. Fischiettando qualche melodia dei Beatles, il suo gruppo preferito, o ripensando con un sorriso, perché no, alle polemiche di quegli anni ’60, quando i suoi capelli lunghi scandalizzarono un’Italia un po’ perbenista e un po’ bigotta. E poi lo sguardo all’oggi, al vento di protesta che si è alzato in tutte le piazze del Paese, così simile a quello dei suoi anni ruggenti, quando i giovani sognavano di cambiare il mondo. Il tutto, al fianco dell’inseparabile Cristiana, la donna della sua vita. Un destino beffardo ci ha portato via Gigi Meroni troppo presto. Aveva solo 24 anni quando venne travolto da un’auto nel cuore di Torino, un maledetto pomeriggio di ottobre del 1967. Morì prima di invecchiare, come John Lennon, come James Dean, come Che Guevara. Per questo, forse, la sua figura è entrata nel mito. E in questo anniversario così amaro, ci piace ripensare a lui, al suo numero 7 e ai suoi dribbling dissacranti. Sicuri che, come lui stesso ci ha insegnato, talento e fantasia possono ancora fare la rivoluzione.