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Editoriale Palermo- L’ ultima spiaggia
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12 anni agoon
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RedazioneE siamo alla resa dei conti. Contro il Genoa il Palermo deve vincere. Deve. Ad ogni costo. Non solo per ovvie ragioni di classifica. Per accorciare le distanze e riavvicinarsi al gruppo, battere unavversaria diretta e sopravanzarla (almeno) negli scontri diretti. Ma soprattutto per riottenere i tre punti dopo un digiuno immemorabile. Riassaporarne il gusto.
Essersene disabituato ha prodotto sconquassi ed un riflesso tangibile sè visto nelle innumerevoli occasioni in cui i rosanero si sono fatti rimontare sul filo di lana per paura di vincere.
Una squadra costruita, soprattutto in difesa, con elementi retrocessi (il trio del Novara, von Bergen, persino il neoacquisto Formica) ha fin qui pagato pesantemente la negatività psicologica sul livello qualitativo dei singoli è meglio soprassedere, per amor di patria di soggetti assuefatti alla sconfitta. Lavevamo segnalato in molti, fin dalla vigilia del campionato: ebbene, gli effetti sono stati ancora peggiori delle previsioni. Comunque, rimandiamo tutto a dopo.
E il momento di darsi una mossa. Non ci saranno più appelli.
Malesani si inventi quel che vuole. Mandi in campo chi desidera, li schieri col modulo che preferisce, non è questo l essenziale. A prescindere dagli interpreti (Miccoli dovrebbe finalmente esserci) e dalle formule, limportante è lo spirito con cui si affronta la gara. Bisogna al tempo stesso essere leoni e volpi (e non polli, come finora è quasi sempre avvenuto). Riscoprire magari lanimus pugnandi dellunico incontro soddisfacente dellanno, il derby col Catania. Partite come queste si possono conquistare anche con un gol allultimo minuto e su rimpallo. Non bisogna attaccare a testa bassa (semmai nelle fasi finali ed a risultato ancora in bilico) con quel raziocinio che è finora mancato. Il Genoa dellex Ballardini è la compagine più in forma del momento (insieme al Milan).
E necessario quindi curare equilibri e non sguarnire la difesa. Marcare a vista gente come Borriello. Saper anche attendere il momento opportuno. E in questo il pubblico dovrà essere daiuto. La giornata di sabato non concorre a riempire il Barbera, ma quanti ci saranno dovranno incitare la squadra dallinizio alla fine e pazientare. Sperando che stavolta finalmente finisca in gloria.
www.antoniopavone.it
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