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Editoriale NBA – All Star Game atto primo
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12 anni agoon
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RedazioneHa preso il via nella notte il weekend dell All Star game del basket targato NBA.
Come ogni anno, a ridosso della metà di febbraio, il pianeta NBA si ferma per dare vita ad uno degli Show più seguiti d America, con una tre giorni di basket all insegna del divertimento e dello spettacolo.
Il venerdi è il giorno tradizionalmente dedicato all esibizione che vede opposti i più giovani prospetti del mondo NBA che si sfidano a suon di canestri e schiacciate nel “Rookie Challenge”, tra giocatori al primo anno, i Rookies, e giocatori al secondo anno Sophomores.
Dall anno scorso la formula di scelta dei partecipanti, è però mutata, trasformando la composizione dei due team in una sorta di “draft” che vede impegnate due vere e proprie leggende del parquet come Shaquille Oneal e Charles Barkley nelle vesti di General Managers.
La prima scelta del Gm Shaq è ricaduta sulla sorpresa di questa prima parte di stagione e probabile futuro “Rookie of the year” Damian Lillard dei Portland Trail Balzers, seguito da altri giocatori di prospetto tra i quali Kyrie Irving, (che sarà impegnato anche la domenica nella partita dei grandi) Harrison Barnes e Klay Thompson, per una squadra con pochi centimetri (complice l infortunio del selezionato Drummond) ma dalla incredibile capacità realizzativa.
La prima scelta di Sir Charles Barkley è invece stata la numero uno assoluta dello scorso draft NBA, nonché medagliato olimpico di Londra 2012 Anthony Davis, seguito dal compagno di squadra del nostro Danilo Gallinari, Kenneth Faried e la stellina spagnola Ricky Rubio, per una squadra decisamente più equilibrata e con una front line dallo strapotere fisico imbarazzante.
La partita, se di partita si può davvero parlare, ha visto sin da subito un predominio abbastanza evidente della compagine di Sir Charles, soprattutto, come prevedibile, a rimbalzo e nel pitturato. Dopo venti minuti giocati non certo al livello agonistico che siamo abituati a vedere nei Playoffs, all intervallo il tabellone recitava un pesantissimo +24 con punteggio fantascientifico di 90 a 66. Spettacolo nello spettacolo, lo straordinario duello tra i due play Kyrie Irving dei Cleveland Cavaliers e Brandon Knight dei Detroit Pistons, che nel secondo tempo hanno monopolizzato la scena sfidandosi apertamente e ripetutamente con cambi di direzioni, virate, penetrazioni e schiacciate, dimostrando di possedere un ball handling impressionante e suscitando anche l entusiasmo di un divertitissimo Kevin Durant.
Il risultato finale di 163 a 135 la dice lunga sulle reali intenzioni dei giocatori. A trionfare come prevedibile è stato il team Chuck grazie anche ad un super Kenneth Faried, MVP della partita, autore di una prestazione clamorosa con 40 punti e 10 rimbalzi seppur realizzata in totale assenza di difesa.
Lo spettacolo è appena cominciato, restate in contatto.
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