Amadeus promuove l’Inter e in Champions tifa per Mourinho

La simpatia, la competenza calcistica e la serietà sono stati gli ingredienti di base che hanno contraddistinto l’intervista esclusiva che Amadeus ha concesso a Calcissimo.com, realizzata negli studi di Rtl 102.5 prima della diretta del suo programma.

Un tuo giudizio sulla stagione dei nerazzurri?

“Considerando che la squadra è stata totalmente rivoluzionata e ci sono ancora dei “lavori in corso”, non posso non dire che la stagione è assolutamente positiva, non mi posso lamentare”.

Cosa ti è piaciuto di più dell’Inter fino a questo momento? E cosa invece non ti è piaciuto?

“Mi piace molto il connubio tra i vecchi e i giovani, noto che c’è un gruppo coeso e un presidente presente, competente e ambizioso, per il quale provo estrema ammirazione. Per il resto dico che è difficile scovare dei giovani campioni pagandoli poco, bisogna trovare l’occasione e non sempre capita, purtroppo cominciano a mancare i soldi”.

Come valuti il mercato dapprima estivo e successivamente invernale dei nerazzurri?

“Sono state fatte delle operazioni intelligenti come l’acquisto di Kovacic, mi piace molto Palacio, ritengo Guarin una scommessa vinta e lo vedo pronto per diventare veramente un grande campione mentre capisco meno gli acquisti di Rocchi e di Mudingayi, poiché se si attua la politica di svecchiamento sono operazioni che vanno in controtendenza”.

Avresti venduto Sneijder?

“Tecnicamente no, se è ancora integro al 100% altri tre anni ad alti livelli li poteva ancora fare ma vista la politica dei ripiani economici è stata una scelta giusta anche perché con una cessione sono stati acquistati quattro giocatori. E’ anche vero che le grandi squadre hanno bisogno dei grandi campioni”.

Cosa pensi di Stramaccioni, è un tecnico preparato seppur giovane che può rappresentare una continuità sulla panchina dell’Inter?

“Ho grande stima per lui, è un tecnico giovane che si è calato in un mondo nuovo e difficile, ha capacità, è intelligente, molto preparato, coraggioso ed è ideale per gestire un cambiamento. Penso che si debba puntare su di lui anche nella prossima stagione”.

Secondo te come terminerà la stagione la tua squadra, sia in campionato che in Coppa Italia e in Europa League?

“L’obiettivo è sicuramente un piazzamento in Champions League ma comunque dobbiamo puntare al massimo in tutte e tre le competizioni; uscire dalla Coppa Italia e dall’Europa e non qualificarsi in Champions vorrebbe dire catalogare la stagione come fallimentare mentre invece alzare uno o due trofei sarebbe molto importante”.

La vittoria sul Chievo può rappresentare il punto di svolta stagionale così come lo è stato dopo la partita d’andata?

“Probabilmente sì, dopo la vittoria sulla Juventus ci siamo un po’ smarriti, è un’occasione per ripartire. Tra Fiorentina e Milan sarebbe interessante ottenere quattro punti, ma tre contro i rossoneri e uno a Firenze”.

Balotelli è passato al Milan, cosa ne pensi?

“Sono un grande estimatore delle doti tecniche che possiede ma non mi sconvolge che sia andato al Milan, alla lunga però un problema te lo crea sempre visto che tempi addietro Mourinho lo aveva mandato in tribuna varie volte e con Mancini, suo padre calcistico, è arrivato addirittura alle mani; se non sono riusciti a gestirlo loro… Non sono dispiaciuto di questo trasferimento e credo che i tifosi interisti useranno l’ironia verso di lui nel prossimo derby”.

Campionato: lo scudetto è ancora appannaggio della Juventus o sarà lotta a due con il Napoli fino alla fine?

“Fino a poche settimane fa avrei detto solo Juventus mentre ora posso dire che se la giocherà con il Napoli, una squadra cresciuta e che deve tentare l’impresa, ora o mai più visto che alcuni elementi probabilmente a fine stagione lasceranno la società partenopea”.

Champions: qual è la tua finale? E chi vedi favorito per la vittoria? E in Europa League?

“Tifo per Mourinho e quindi per il Real Madrid e in finale li vedrei bene contro il Paris Saint-Germain con vittoria dei madrileni. In Europa League? L’Inter, poi contro chi è indifferente”.

Sei favorevole alla moviola in campo e in generale all’uso della tecnologia?

“Assolutamente favorevole anche per evitare che ci siano equivoci, in questo modo finirebbero anche le contestazioni da parte dei giocatori e dei tifosi”.

Molte società stanno puntando nuovamente sulla valorizzazione dei propri vivai; è un aspetto interessante per formare in casa dei futuri campioni oppure è meglio continuare a comprarli da altre squadre, affermati o meno?

“Sono giuste entrambe, l’obiettivo per le grandi squadre è quello di vincere e quindi anche la crescita dei giovani avviene più velocemente; certo che se hai una buona cantera è molto meglio ma alcuni acquisti di livello li devi comunque fare”.

Cambieresti qualcosa nel calcio, sia in Italia che a livello europeo?

“L’aspetto più urgente è sicuramente quello degli stadi, sono troppo vecchi; dopodiché bisognerebbe dare regole precise per evitare le continue violenze, così come hanno fatto in Inghilterra per sconfiggere gli hooligans. Lo stadio è come un teatro, deve essere accessibile a tutti”.

Un tuo pensiero sulla stagione di Mourinho, che non sta attraversando un periodo positivo a livello di risultati.

“Sono sempre stato affezionato a Mourinho fin dai tempi in cui allenava il Porto; credo che al Real Madrid ha trovato più difficoltà di quanto se ne aspettasse. All’Inter aveva tirato fuori il 200% dai giocatori che lo amavano tantissimo così come i tifosi. Al Real è arrivato da leader in un’ambiente che già ne aveva molti in squadra, ed è molto più difficile però fossi in lui non andrei via dai blancos”.

In ultimo, come finisce Fiorentina-Inter?

“Stimo molto Montella, lo ritengo uno degli allenatori giovani più promettenti quindi dico un pareggio con tanti gol, per me finisce 2-2”.