Tony e Cattivi – Self Control Totti, Balotelli pensa di stare al Luna Park

L’irriverente Tony Damascelli e il suo punto di vista, piccante e pungente. Il meglio e il peggio del nostro calcio sotto la lente di una delle firme più prestigiose e autorevoli del nostro panorama sportivo…

TONY

TOTTI

Lascia che Osvaldo gli porti via il calcio di rigore, si volta dall’altra parte, lancia uno sputo e aggiunge qualche parolina in romanesco, poi vede la ciofeca del compagno di squadra e trattiene sia una risata sia un mavaammorìammazzato.

MAZZARRI

Un punto a Roma, strappato con il gollasso di Campagnaro ma ammette che il pari è un risultato giusto, acciuffato alla fine, forse se il Napoli avesse perso non sarebbe stata una tragedia. Bene così.

ANDREAZZOLI

Sembra un nome e cognome messi assieme. E’ l’erede di Zeman ma non lo ha ancora capito. Va davanti alle telecamere e non riesce a spiegare i motivi della disfatta dei suoi, della gag del calcio di rigore. Sembra un passante ma non è colpa sua.

CATTIVI

DELIO ROSSI

Ma perché mai un uomo della sua età, con tutte le belle cose che il football regala, con una vittoria importante in tasca, deve esporre il dito medio ai romanisti già abbacchiatissimi per la sconfitta? Ha chiesto scusa, in ritardo, devolverà la multa in beneficenza, verrà squalificato, giustamente, ma non è obbligatorio vivere sotto stress il football. C’è di peggio nella vita.

BALOTELLI

Segna su calcio di rigore e zittisce i tifosi del Cagliari. Ma chi sei? Ma dove credi di essere venuto? Il luna park della vita di questo ragazzo ha bisogno di qualche periodo di chiusura,il titolare dell’impianto, Galliani o Berlusconi gli devono ricordare che la maglia rossonera va onorata con i fatti e con il comportamento. Balotelli, comunque, è questo, e così il calcio italiano se le terrà. Stando tutti zitti, come vuole lui, l’elegante e raffinato goleador

BURDISSO

Fa il furbo, provoca Delio Rossi e poi viene insultato dallo stesso. Ma corre come fanno i bambini furbi alle elementari a denunciare il responsabile, dimenticando la propria marachella. I soliti furbi del calcio.

VIVIANO

Getta a terra la maglia di Pirlo che lo juventino aveva donato a Borja Valero. Un vero signore. Poi si scusa, dice che si è trattato di un equivoco. Non ha nemmeno il coraggio di ammettere l’errore. Come sui gol.