Pagelle Juventus
Editoriale – Inter, una vittoria che non scaccia le ombre
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Kovacic che s’infortuna alla caviglia toglie l’attrazione maggiore di Inter-Chievo. Tutti ad attendere il giovane ex Dinamo lì in mezzo a dettare i tempi, invece ti ritrovi Kuzmanovic che proprio regista non è. E, infatti, giustamente, non ci prova neanche, si limita all’ordinaria amministrazione, distribuendo facili palloni, cercando di sbagliare il meno possibile.
Così, i registi dell’Inter diventano Cassano e Milito, che tornano indietro a prendere palla e la muovono con intelligenza e offrendo quel genio che solo loro possono dare ad un’Inter tosta, ma certamente non tecnica in mezzo al campo. Gargano ha fatto il suo, che significa pressare, chiudere gli spazi, dare noia , ma non gli si può chiedere di costruire il gioco. L’unica alternativa diventano ancora le scorribande di Zanetti, che butta giù la testa e ara la fascia.
In attesa di Kovacic, può bastare così, anche perché di fronte i nerazzurri si sono ritrovati un Chievo che ha regalato il vantaggio, si è fatto sorprendere da calcio da fermo solo 5′ dopo aver trovato il pari (quando invece avrebbe dovuto tenere il più possibile) e si è fatto infilare il terzo gol con troppa facilità. Demeriti dei veneti a parte, il ritorno a 4 dietro (gol di Rigoni escluso, sul quale i centrali hanno dormito) è sembrato ridare certezze ai ragazzi di Strama e la squadra è parsa più quadrata e meno in difficoltà nel gestire le distanze tra i reparti.
Equilibrio e fantasia davanti, ora, diventano le chiavi per non perdere terreno dalle posizioni Champions. Il tempo degli esperimenti è finito, è il momento di stupire: l’Inter deve ripartire da qui. Volendo sintetizzare, da Stramaccioni e Cassano, i due uomini chiave di quello che resta della stagione.
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