La Piccinini e il Calcio: “Io come Maldini, Zidane il mio idolo, ma il Volley è più umano”

Calcissimo.com ha intervistato in esclusiva la bravissima, e bellissima, Francesca Piccinini. Con lei abbiamo parlato di tutto, dal Volley, al Calcio, dall’amore, al suo futuro professionale e non. Ecco l’ultima parte dell’intervista.

Partiamo dall’ultimo, grande, evento. Il ritiro della maglia: nel calcio è pratica diffusa, ma che effetto ti ha fatto essere la prima pallavolista nella storia della quale hanno ritirato la maglia? “E’ stata una grande emozione, perché non me l’aspettavo. A Bergamo poi mi lega un grandissimo affetto, quindi sono stata onorata. Il fatto che sia stata la prima maglia ritirata nella pallavolo, poi, se possibile, mi ha inorgoglito ancora di più. E’ stata una sensazione unica, una felicità pazzesca”.

Nell’occasione del ritiro della maglia sei stata paragonata a Del Piero: Alex, però, ha detto: “Non voglio che ritirino la n. 10 perché tutti i bambini devono sognare di poterla indossare un giorno…”. Che ne pensi? “Non lo sapevo ed è una bellissima frase. Peccato che non sia venuta in mente a me (ride, ndr). Vorrà dire che se una ragazzina, un domani, vorrà vestire la mia maglia, le firmerò la deroga (ride, ndr)”.

Tra i calciatori, invece, dei quali hanno ritirato la maglia ci sono Baggio, Riva, Baresi, Maldini e Maradona… una bella compagnia… “Ottima, direi, non potrei stare meglio. Di questi ho conosciuto Paolo, un grande calciatore e un bravissimo ragazzo. Mi piaceva molto come calciatore e lo apprezzo come persona”.

Hai un calciatore che ammiri particolarmente? “In verità, ultimamente il calcio lo seguo poco, ma Maldini era uno dei miei preferiti, ma anche Zidane… Sono cresciuta in una famiglia di juventini e dunque era normale ereditare la passione del papà, anche se non sono mai stata fanatica”.

Eravamo presenti alle final four di Coppa Italia maschile: a fine partita i tifosi di Modena (che ha perso) sono rimasti un’ora nel palazzetto a incitare i loro beniamini, hanno aspettato che i giocatori finissero le interviste per salutarli uno a uno… cos’è il Volley, il paese delle meraviglie? “Mah, diciamo che da noi è diverso rispetto ad altri Sport. Innanzitutto i tifosi sono più a contatto con noi, ci sono meno barriere e poi ci sono famiglie, bambini piccoli e tanti ragazzi. Anche il fatto che ci siano meno spettatori, è più facile da gestire, in uno stadio come quelli di calcio capisco che non sia fattibile. Pensate che a vedere le mie partite a bordocampo c’è la mia nipotina di 4 anni che scorrazza “lungolinea”, una cosa impensabile nel calcio”.

Tifosi avversari uno a fianco all’altro, applausi agli sconfitti, clima sereno, famiglie ai palazzetti: secondo te perché succede nel Volley e non in altri Sport? “Non saprei, noi siamo sempre stati abituati così, il nostro è uno Sport pulito, più “umano”. C’è il tifo contro, ma a fine partita si è tutti amici”.

Molto diverso anche il rapporto tifosi-giocatori, sembrano esserci molte meno barriere: nel Volley ce la si tira di meno rispetto ad altri sport? “Questo non lo so, ma da quando gioco a Pallavolo è sempre stato così, per noi non è un problema. Io sono felice se mi fermano per strada, mi inorgoglisce e sono sempre disponibile, perché so che se sono arrivata dove sono arrivata, è anche per merito dei tifosi”.

Giochi a Chieri, “patria” di Marchisio: un concorrente difficile per la supremazia del Paese… Sai della polemica sull’antipatia contro il Napoli? Che ne pensi? “No, sinceramente non lo sapevo, perché come ti dicevo seguo poco il calcio, però non mi sembra nulla di trascendentale. Nello Sport ci sta”.

Forse, conoscendo il suo status, avrebbe fatto meglio a svicolare la domanda? “E perché mai? Secondo me ha fatto bene a dirlo se lo pensava, bisogna sempre essere sinceri. Non c’è nulla di male, solo che nel calcio ogni cosa che viene detta si fa polemica…”.

Tu hai una squadra di calcio che ti sta simpatica e una antipatica? “Antipatica nessuna, simpatica l’Atalanta. Dopo tanti anni a Bergamo ne sono diventata inevitabilmente tifosa. Da piccola, poi, ero tifosa della Juve e per un periodo andavo spesso a vedere il Milan. Più che tifosa sono una bandieruola io… (ride, ndr)”.

Leggi anche le altre due parti dell’intervista:

Parte 1: Piccinini: “Matri e Ronaldo i più sexy, mi vedo mamma”

Parte 2: La Piccinini e il Volley: “Io, bella e invidiata, sogno l’Oro Olimpico”