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Editoriale – PSG, il club delle figurine
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12 anni agoon
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RedazioneUna squadra di figurine. Il PSG, il club, probabilmente, più ricco del mondo, continua a staccare assegni per giocatore di nome. Dopo i vari Lavezzi, Ibrahimovic, Thiago Silva, Lucas, ecco anche il bel Beckham.
In un calcio che va sempre più verso i giovani, il club parigino investe sui nomi, quelli altisonanti, quelli che tutti conoscono. Una strategia già utilizzata, anni fa, dal Real Madrid. Loro erano i Galacticos ma, alla fine, non fu un grandissimo successo.
Ora ci prova il PSG. Giocatori di primissimo nome per vincere. Una squadra di belle e prestigiose figurine che farebbe impallidire anche la Panini. Ma ne vale la pena? No, no e ancora no. Le partite non si vincono con il nome stampato sulle magliette da gioco ma con la corsa e il talento (a questi il talento non manca di certo, sulla corsa qualche dubbio c’è). Povero Ancelotti. Se il PSG fallirà, la colpa sarà sua, se vincerà, sarà merito dei fantastici giocatori. Peggio di così…
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