Enzo Zidane eredità da Zizou classe, pecche e… peccati!

Chiamasi “IMPRINTING”, quel fenomeno che è base dell’apprendimento e che permette all’individuo appena nato di capire come dovrà vivere grazie all’esempio di chi lo sta allevando. Lo sa bene Zidane, che sarà accusato di “esportazione di imprinting” ora che il figlio Enzo, classe 1995 e centrocampista delle giovanili del Real Madrid, è più che mai un “fenomeno sotto osservazione”.

Non è stata una buona idea, caro Enzo, quella di ripercorrere le orme del papà: il paragone con il genitore sarà lo zainetto che ti porterai appresso per tutta la tua carriera. Pesante ed ingombrante, difficilmente riuscirai a sbarazzartene. Anche perché papà Zinedine, di cose buone e giuste ne ha fatte parecchie ma, per sfortuna sua e tua, ha sempre avuto intorno una “mosca” che ci metteva davvero poco ad appoggiarsi sul naso, scatenandogli reazioni incontrollate.

Ed ora, caro Enzo, i riflettori si sono accesi su di te e su quel fallo di reazione che in Qatar ti è costato il cartellino rosso nei primi minuti di gioco. E’ bello essere “figli di…” quando si tirano punizioni magistrali e quando si segnano goal da veterani. Molto peggio è essere “figli di…” quando tiri una scarpata all’avversario.

Permettici un consiglio, caro Enzo: okkio alla testa! Piuttosto ingessati la terza vertebra cervicale, ma non ti far scappare mai una crapata: saresti miserabilmente messo in croce con frasi del tipo “Tale padre, tale figlio”. Doppiamente okkio alla testa, perché Gianmarco Materazzi, classe 1997, gioca a calcio. E chissà che un giorno non vi tocchi giocare l’uno contro l’altro…