Editoriale – Crisi Juve: non solo arbitri…

Conte, forse, ha qualche ragione di lamentarsi per alcune dubbie decisioni arbitrali (anche se l’aplomb mostrato contro la Lazio ci è piaciuto molto di più rispetto alla sceneggiata mostrata contro il Genoa), dice assolutamente il vero quando sostiene che ogni piccolo errore dietro viene immediatamente punito, però…

‘Chi è causa del suo mal, pianga se stesso’ dice l’antico adagio. Anche contro la Lazio i bianconeri hanno schiacciato l’avversario in maniera costante, costringendolo sulla difensiva e – ad onor del vero – anche concedendole pochissimo. Pochissimo, quanto basta, se Peluso si perde ancora una volta l’uomo e commette l’ennesimo errore decisivo dopo quelli contro la Samp.

Ma, se possibile ancor più grave, al netto delle consuete proteste arbitrali, il fatto è che la Juve, dopo 90′ di dominio assoluto, il primo vero tiro in porta l’abbia fatto proprio al 91′, quando ha pareggiato. Il secondo al 94′, dopo aver subito il raddoppio, ancora una volta su palla inattiva. Troppo poco quando la palla l’hai avuta tu tra i piedi per quasi tutta la partita. Significa che l’avevi, ma non hai saputo che farci.

Dopo la famosa sfida dell’Inter contro il Barcellona al Camp Nou nell’anno del triplete, Mou dichiarò: “Hanno avuto il 90% di possesso palla? E chi la voleva la palla? Adesso se vogliono se la possono portare pure a casa”. E’ stato un po’ lo stesso atteggiamento della Lazio, che ha aspettato la Juve, ben sapendo che chiudendo tutti gli spazi, avrebbe sofferto il minimo sindacale. E così è stato, soprattutto fino a quando non è entrato Pirlo. Ecco, forse questa è l’unica notizia positiva per Conte in un periodo estremamente difficile. Chiamatela ‘crisetta’ se volete…