Pagelle Juventus
Tony e Cattivi – Cavani grandissimo, Marotta senza stile
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12 anni agoon
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RedazioneL’irriverente Tony Damascelli e il suo punto di vista, piccante e pungente. Il meglio e il peggio del nostro calcio sotto la lente di una delle firme più prestigiose e autorevoli del nostro panorama sportivo…
TONY
ICARDI
Questo qui è uno vero, sa giocare a football, segnare quattro gol sono una cosa rara ma è giovane e se non giocasse nella Sampdoria ma in un grande club sarebbe già descritto come un fenomeno. Occhio a non perderlo di vista e di passaporto, se sceglie lArgentina facciamo la figura dei fessi.
CAVANI
Grandioso, grandissimo. E il quarto attaccante più forte dEuropa, con Ronaldo, Messi, Falcao, sicuramente prima di Rooney e Van Persie ed è già un bel dire. Sa fare tutto, con passione e astuzia. Difende, imposta, conclude, picchia e le busca. Che volete di più? Un babà.
ZEMAN
Dice la verità: alla Roma manca la disciplina, mancano le regole scritte. Viene smentito dal direttore generale, Baldini che addirittura dice che le regole vanno applicate anche da chi ha la personalità per farsi rispettare. Delle due luna: o dice una bugia lallenatore o il dirigente. Intanto la Roma ha un punto in meno dellanno scorso (con i +3 virtuali di Cagliari), quando Luis Enrique venne messo alla porta.
CATTIVI
MAROTTA
Ha il cognome di un grande scrittore napoletano ma ce lha con larbitro venuto da Napoli, anzi da Torre Annunziata, di cognome Guida. Grande stile, grande eleganza, proprio nei giorni in cui viene celebrata la memoria di Gianni Agnelli. Questa è la nuova Juventus, così diversa e più trasparente rispetto a quella che lha preceduta. Roba da matti.
DE SANCTIS
Interviene sul caso Juventus e dice che a Torino sono poco sereni. Detto da uno che non è la pubblicità della camomilla e fino a qualche giorno fa, prima dellannullamento della penalizzazione in classifica e delle due squalifiche non è che a Napoli fossero mandolini e pizze.
ARBITRI
Continua la stagione delle comiche. Errori e omissioni da repertorio ma soprattutto mancanza di autorità e di personalità, tutti, nessuno escluso. Ogni fischio comporta una protesta anche un insulto. Nicchi e Braschi vivono a Disneyland, per loro è tutta una favola.
ANELKA
A trentatre anni scopre il sesto paese della sua carriera: Franci, Spagna, Inghilterra, Turchia, Cina, non poteva che finire in Italia, a Torino, alla Juventus. Una garanzia per il futuro, un ragazzo per bene, a parte le 18 partite di sospensione dalla federcalcio francese e i 45 giorni di squalifica dal Real Madrid. Ma questi sono dettagli. O no? Roba da matti, seicentomila euro buttati nel Po.
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