Amarcord
Milan: chiamatelo calciobaratto di riparazione
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12 anni agoon
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RedazioneSembra di essere tornati ai tempi del baratto. Il mercato fatto di circolazione della moneta in cambio di merce non esiste più. Caso emblematico in tal senso è rappresentato dal Milan. L’ultima settimana rossonera è stata tutta improntata al vorrei ma non posso. Kakà, Balotelli e Drogba non sono solo rumours per far vendere i giornali, ma interessano veramente a Galliani e Braida. Unico problema: la liquidità che manca. Almeno che il Milan non riesca a vendere i vari Robinho, Abate e Antonini entro il 31 gennaio, in Via Turati assisteremo al calciobaratto.
Primo affare: lo scambio Zaccardo-Mesbah sembra essersi sbloccato. Il terzino sinistro del Milan aveva rifiutato un paio di settimane fa di trasferirsi in Emilia, ma adesso le cose sono cambiate: evidentemente ha capito che non rientra minimamente nei piani di Allegri. L’unico scoglio che ancora rimane in piedi è legato alla durata del contratto di Zaccardo: il difensore vorrebbe rimanere in rossonero fino al 2017 (come prevede il suo attuale contratto col Parma), mentre il Milan non sarebbe disposto ad andare oltre il biennale. L’affare, a prescindere dal mercato in uscita del Milan (Abate su tutti), è probabile che vada in porto.
L’altro affare, che però è ancora a livello di chiacchiere, è un ipotetico scambio di portieri: Amelia andrebbe a vestire viola, mentre Viviano il rossonero. E’ solo un’ipotesi, siamo ancora a livello di chiacchiere, ma potrebbe essere un baratto last minute di questa sessione di mercato. Il tutto ruoterà ovviamente sulla volontà di Viviano. Il portiere della Fiorentina (di cui è anche tifoso), dopo essere partito titolare, è stato scalzato nelle gerarchie da Neto e, quindi, ha il desiderio di giocare con continuità. Pertanto, l’affare andrebbe in porto solo se il Milan se gli garantisse il posto da titolare: Abbiati permettendo.
Infine, la trattativa legata al giovane talento del Brescia Salomon. Nei giorni scorsi l’affare sembrava essere stato portato a termine, ma poi sono sorte delle divergenze tra le rondinelle e i rossoneri. Per la metà il Brescia chiede 3 milioni di euro, il Milan ne offre 2,5. Il fatto che l’agente del giocatore sia un certo Mino Raiola autorizza il Milan a sperare che l’affare vada in porto.
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