Pagelle Juventus
Editoriale Juve, Lisandro e Llorente non risolvono i problemi
Published
12 anni agoon
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RedazioneLa gara contro la Lazio, ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quale sia latavica e mai colmata lacuna della rosa bianconera.
La squadra di Conte gioca a memoria, crea tantissimo ma, alla fine, rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano. Questo è quello che è successo nel turno di andata di Coppa Italia contro Mauri e compagni. Pressione asfissiante (anche se non come quella cui ci aveva abituato lanno scorso), occasioni a go-go (sprecate anche per mancanza di cattiveria sottoporta) e beffa finale (come a Parma, tanto per fare un altro esempio).
Né Matri, né Quagliarella (né tantomeno Giovinco e Vucinic) sono classiche prime punte, ma piuttosto attaccanti di movimento, in grado di realizzare, ma non con quel killer instict che si richiede ad un bomber. Non sono Suarez, per intenderci, o Tevez, ma neanche Pazzini o Milito, che hanno invece le stigmate del rapace darea di rigore. Di questo avrebbe bisogno la Juve: una squadra perfetta, che ha fatto miracoli, soprattutto se si considera che ha ottenuto tutto quello che ha ottenuto praticamente senza punte. Ma non può sperare di riuscire sempre a farne a meno. La società sembra averlo capito ed è pronta a fare uno sforzo.
Però Però cè differenza tra un Drogba e un Lisandro Lopez. Cè differenza tra un Top Player e Llorente. Per fare il salto di qualità questa squadra ha bisogno di un attaccante di primissimo livello e né Lisandro Lopez, né Llorente lo sono. Se la strategia è Lisandro subito, Llorente a giugno, Conte non avrà certamente risolto il suo problema
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