Il Moviolone
SPECIALE A tutta Dinamo, lascesa di Sassari ai vertici del basket italiano
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12 anni agoon
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RedazioneDopo aver conquistato lA1 nel 2009-10, ed aver centrato per due stagioni consecutive la qualificazione ai play-off nella massima Serie, ottenendo anche la storica qualificazione nellEurocup, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari vuole continuare a far sognare i suoi tifosi.
Con una prima parte di stagione straordinaria, la formazione isolana di coach Meo Sacchetti ha chiuso il girone di andata del campionato al 2° posto assoluto, schiantando letteralmente al PalaSerradimigni la corazzata Siena, dominatrice degli ultimi 6 campionati, vinti consecutivamente.
Ben 30 alla fine del quarto quarto i punti di vantaggio dei sardi, che si sono imposti per 96-66 in quello che ha costituito uno scontro diretto per la seconda piazza del campionato, dominato finora dalla capolista Varese. Grazie a questo successo la compagine sassarese ha anche conquistato laccesso come testa di serie n°2 alle Final Eight di Coppa Italia.
LA SQUADRA A differenza delle corazzate del campionato, come Milano, Siena e la stessa Varese, Sassari ha un roster meno lungo, ma ben costruito, a partire dal quintetto base:
PM: il playmaker è Travis Diener, il talentuoso americano con trascorsi nellNBA con le maglie di Orlando Magic, Indiana Pacers e Portland Trail Blazers. Talento sopraffino e gran lettore del gioco, Travis in 3 anni si è ambientato perfettamente a Sassari e costituisce larma in più della Dinamo. Grande assist-man per i compagni, è anche un ottimo tiratore dalla lunetta e un discreto realizzatore dalla distanza. Sopperisce alle carenze difensive nelluno contro uno con il grande senso tattico che ha acquisito da quando è in Sardegna.
G: nel ruolo di guardia gioca con ottimi risultati un altro americano, il cugino di Travis, Drake Diener. Dopo alcuni problemi di salute avuti da giovane, Drake si trasferì in Italia nel 2006, iniziando un lungo girovagare che lo ha portato a giocare con diverse squadre, fra cui anche Siena nel 2008. A Sassari arriva nel 2011, tenendo da subito ottime medie realizzative. Specialista nel tiro da 3, spesso risulta letale nei finali di partita nelle gare che si giocano punto a punto. Sotto la sapiente guida di Meo Sacchetti, a 31 anni sembra aver trovato in Sardegna la sua definitiva maturazione cestistica.
AP: come ala piccola Sassari può fare affidamento da questa stagione sullesperto Bootsy Thornton, in grado peraltro di scambiarsi agevolmente di ruolo con Drake Diener. Il prodotto di St. Johns University non è più un giovincello, ma anche alletà di 35 anni sta dando un contributo importante alla squadra sarda. Quando è in giornata, lex Barcellona e Mens Sana Siena può mettere in difficoltà qualsiasi difesa.
AG: arrivato questestate, il polacco Michal Ignerski si è guadagnato sul campo i galloni di titolare. Prezioso in difesa, dove sa essere un vero mastino sui lunghi avversari ed è molto abile, grazie alla sua altezza (due metri e cinque centimetri), nello stoppare gli avversari sotto le plancie, sta dando un buon contributo anche in attacco, soprattutto quando si gioca contro difese schierate.
C: centro, seppur atipico, della Dinamo, è il quarto americano Tony Easley. Pur non avendo chissà quale stazza (pesa 90 chili ma è alto ben due metri e sei), nel suo secondo anno a Sassari si sta confermando il re dei rimbalzi. Importantissimo per la squadra sarda in questo fondamentale, il venticinquenne sta crescendo anche dal punto di vista realizzativo. Belle e spettacolari sono spesso le sue schiacciate, che esaltano il pubblico del PalaSerradimigni.
Gli altri: seppur corta, la panchina di Sassari consta di elementi importanti, in grado di far rifiatare i 5 titolari. Il sesto uomo, la prima soluzione di Sacchetti quando le cose non vanno per il verso giusto è capitan Manuel Vanuzzo. Vera anima della squadra sassarese, il lungo si rivela spesso determinante con la grinta che infonde alla squadra quando scende sul parquet. Possibile sostituto sia di Ignerski, sia di Easley, è uno specialista dal tiro da tre punti, e spesso con una bomba a fil di sirena si è rivelato decisivo per vincere le gare più difficili. Sa dare un importante contributo anche in difesa.
Una soluzione per i ruoli di ala piccola e guardia è invece Jack Giacomo Devecchi, buon tiratore abile anche in marcatura. Il veneto Mauro Pinton è invece il vice Travis Diener in cabina di regia, mentre la terza soluzione è costituita dallitalo-americano Tony Binetti. Il figlio del coach, Brian Sacchetti, può giocare sia da ala piccola che da ala grande e ha anche lui discrete percentuali sul tiro da tre punti.
Completano il roster della Dinamo, assieme allala argentina Nicolas Laguzzi, alcuni giovani che promettono bene in vista del futuro: il lungo italo-americano Dane Diliegro, classe 1988 e due baby, lala-pivot Jacob Samoggia, classe 1994, e il playmaker Marco Spissu, classe 1995.
IL COACH Grandi meriti per gli ottimi risultati conseguiti da Sassari nelle ultime stagioni vanno allallenatore Romeo Sacchetti, per tutti Meo, che ha saputo da subito creare un legame speciale con i tifosi, vero uomo in più della squadra. Allenatore di grande esperienza cestistica, medaglia dargento da giocatore con la Nazionale italiana alle Olimpiadi di Mosca del 1980, Sacchetti ha saputo infondere alla squadra sarda un gioco brillante e uno spirito vincente.
Lartefice della promozione in A1 nel 2010, ha sposato il progetto Dinamo, e con il presidente Stefano Sardara ha messo giù un programma ambizioso, che in pochi anni ha già portato il Banco ai vertici del basket italiano. Ora a Sassari sognano in grande, e sperano, fra Coppa Italia e Campionato, in una vittoria che sarebbe storica e che porterebbe grande entusiasmo nellintera isola.
LA SCALATA Fondata il 23 aprile 1960 da un gruppo di studenti sassaresi del Liceo Classico Azuni, la Dinamo partecipa inizialmente ai campionati regionali. Nel 1966 la compagine sassarese fa il grande balzo nella Serie C nazionale, mentre nel 1981 conquista la promozione in Serie B2. Nel 1986 cè il passaggio in B1, seguita nel 1989 dalla promozione in A2, dove resta per 10 anni. Nel 1998-99 la Dinamo retrocede in B, ma viene ripescata per lacquisto del titolo sportivo di Forlì.
Lanno seguente però la società retrocede, piazzandosi allultimo posto. Dopo tre stagioni di purgatorio in B1, Sassari torna in A2 nel 2002-03, superando nella finale dei play-off Trapani, e mantiene la categoria. Nel 2005 Dino Milia cede la squadra al nuovo presidente Luciano Mele.
Dal 2007 il Banco inizia a piazzarsi nelle prime posizioni dellA2, raggiungendo costantemente i play-off. Dopo aver perso la finale con Soresina nel 2009, sotto la guida di coach Cavina, lanno seguente larrivo di Sacchetti in panchina coincide con il trionfo in finale contro Veroli che vale la prima storica promozione in A1.
La squadra riesce a iscriversi al massimo campionato nonostante i problemi finanziari legati alla mancanza di sponsor. Arriva subito un brillante 6° posto, con accesso ai play-off, dove la dinamo è eliminata al primo turno da Milano.
Nell 2011-12 larrivo del nuovo presidente Stefano Sardara e il rinsaldato legame con il Banco di Sardegna come main sponsor hanno risolto i problemi finanziari della società. La Dinamo si conferma sorpresa del campionato, raggiungendo un quarto posto finale in classifica nella stagione regolare, che le vale la qualificazione all’Eurocup attraverso il piazzamento al terzo posto assoluto dopo i play-off. Solo la schiacciasassi Siena, poi laureatasi campione dItalia, è riuscita a fermare la corsa dei sardi nelle semifinali Scudetto.
Negli anni hanno vestito la casacca biancazzurra giocatori di primo livello, fra cui Federico Casarin, Mauro Bonino, Francesco Longobardi, Sergio Mastroianni, il principe delle schiacciate George Banks e il grande Paul Thompson, ex Cleveland Cavaliers, Philadelphia 76ers e Milwaukee Bucks. A segnare più di tutti la storia della squadra è però un cestista sardo, Emanuele Rotondo, massimo marcatore di tutti i tempi della Dinamo, che ha rappresentato per 16 stagioni.
I SOGNI SON DESIDERI – Nella stagione in corso Sassari è partita molto bene in campionato, anche se in Eurocup ha patito linesperienza e pur giocandosela con tutti è uscita nella fase a gironi. Dopo il prestigioso successo su Siena, che è valso il secondo posto assoluto al giro di boa del campionato, e la seguente schiacciante vittoria in trasferta contro Biella, in città ora sognano in grande, e sperano, fra Coppa Italia e Campionato, in una vittoria dal sapore storico, che porterebbe grande entusiasmo nellintera Sardegna.
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