Pazza Inter
Prati approva le strategie Milan: “Kakà e Balotelli per tornare grandi”
Published
12 anni agoon
By
RedazioneNelle ultime ore il Milan è il protagonista assoluto del mercato. Prima è stata intavolata la trattativa con il Real Madrid per portare Kakà a vestire nuovamente il rossonero, poi la visita di Mino Raiola in via Turati ha fatto parlare di un ritorno di fiamma verso Mario Balotelli. A proposito di queste ultime vicende legate al mercato e a proposito della stagione che il Milan sta disputando, abbiamo intervistato in esclusiva per Calcissimo.com l’ex grande attaccante del Milan e della Nazionale, Pierino Prati. Soprannominato Pierino “La Peste”, Prati è stato uno dei simboli del Milan a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, riuscendo a vincere, tra l’altro, uno Scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e un Europeo (1968) con la Nazionale italiana. Negli occhi di tutti resta la tripletta segnata nella finale di Coppa dei Campioni vinta dal Milan per 4-1 contro l’Ajax nella stagione 1968/69. Dunque chi meglio di lui ci può parlare di attaccanti e di un Milan vincente?
Come giudica l’attuale stagione dei rossoneri? Il Milan sta cercando di rilanciarsi attraverso un nuovo progetto e sono sicuro che la squadra sarà di nuovo protagonista nelle prossime stagioni. Fino all’anno scorso erano presenti giocatori che hanno fatto la storia del Milan, ma era anche il momento giusto per ripartire. Dopo un inizio di campionato difficile, nelle ultime partite la squadra sta assumendo una sua fisionomia. La cosa positiva è che sono stati i giovani, e non i più vecchi, a tirare fuori il Milan da una situazione molto difficile. Giocatori come El Shaarawy e De Sciglio hanno dimostrato di avere una forte personalità.
Pensa che Allegri stia facendo il massimo in questa difficile situazione? Ritengo che Allegri stia facendo davvero un ottimo lavoro, malgrado l’inizio difficile. Non è facile ripartire da zero in una società come il Milan che per anni è riuscito ad allestire delle squadre che erano pronte per vincere subito. Una nota di merito va anche alla dirigenza che ha saputo aspettare Allegri quando i risultati non arrivavano: tante altre società non lo avrebbero fatto. Questa grande capacità che ha avuto il Milan sicuramente ha dato i suoi frutti perchè c’è più fiducia all’interno dello spogliatoio.
Cosa ne pensa dei possibili ritorni eccellenti di Kakà e Beckham? Kakà non me lo lascerei sfuggire. Anche se è meno forte del Kakà che i tifosi hanno conosciuto qualche anno fa, a livello di esperienza e personalità potrebbe diventare il punto di riferimento per i giovani che compongono la rosa del Milan. Per Beckham vale lo stesso discorso perchè è un grande professionista e un eccellente giocatore, però, rispetto a Kakà, è di qualche anno più vecchio e nelle ultime stagioni ha giocato negli Stati Uniti, dove il calcio è completamente diverso.
Ieri è stato avvistato Raiola in Via Turati per convincere il Milan ad acquistare Balotelli. Farebbe davvero al caso del Milan o il suo carattere non lo renderebbe utile alla causa rossonera? Io sono un fan di Balotelli dal punto di vista tecnico. Lo prenderei e troverei il modo migliore per gestirlo. In questo senso, il Milan ne è capace, come ha dimostrato quando ha acquistato Cassano: anche il barese sembrava dovesse portare grane nello spogliatoio per via del suo comportamento, ma, invece, è stato gestito correttamente dal Milan e questo ha portato i suoi frutti dal punto di vista delle prestazioni in campo. Per Balotelli dovrebbe accadere la stessa cosa: utilizzando il bastone e la carota, il Milan riuscirebbe a gestire un attaccante che potrebbe portare la squadra a fare un salto di qualità enorme.