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Editoriale Juventus – Il gioco non convince, le punte non segnano: è allarme
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12 anni agoon
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RedazioneIl nuovo anno non è cominciato per la Juventus di Antonio Conte sotto i migliori auspici. I bianconeri infatti, stentano a ritrovare la vittoria. Dopo il ko interno con la Sampdoria, è arrivato un pareggio in trasferta a Parma, dove la squadra bianconera ha dato nuovamente segnali preoccupanti di cedimento.
Dopo esser passata in vantaggio con il solito Pirlo, l’unico ha dar prova di continuità nel suo rendimento, la Juve si è fatta poi riacciuffare da un goal di Sansone, che ha palesato gli attuali limiti della retroguardia quando viene presa d’infilata in contropiede.
Se i bianconeri zoppicano, le avversarie si sono messe a correre. La Lazio è ormai ad appena 3 punti di ritardo, il Napoli a 5 (ma sarebbe a 3 senza la penalizzazione). La squadra ‘operaia’ voluta da Conte alla fine potrebbe non pagare come nelle migliori intenzioni del tecnico.
Mancano, questa è l’impressione, i ricambi di livello per i titolari. Senza Chiellini, Marchisio, Asamoah e Vucinic, insomma, è tutta un’altra minestra. Caceres ha dimostrato i suoi limiti in marcatura, Pogba promette bene ma a volte paga in inesperienza, Quagliarella e Matri alternano buone prestazioni a gare in cui si vedono pochissimo.
Sta innanzi tutto in questo il limite attuale della squadra bianconera, che dovrà trovare gioco forza dei correttivi in corsa per riprendere a correre. Anche perché il calendario, da febbraio in avanti, si presenta come un autentico tour de force per i bianconeri, che saranno impegnati anche in Champions e Coppa Italia.
Non è tanto la forma fisica non smagliante a fungere da spia di allarme, quanto piuttosto il calo tecnico complessivo degli uomini di Conte, che stanno faticando contro squadre sulla carta di livello inferiore ai bianconeri. Il gioco, nonostante Pirlo, è spesso lento, e la manovra è legata più alle spunti individuali del regista e di Giovinco che a uno sviluppo corale dell’azione.
Gli attaccanti vedono sempre pochissimo la porta, e, anzi, rispetto all’inizio di stagione si è registrata un’ulteriore flessione in tal senso. La Juventus, quando è costretta a impostare il gioco e non deve limitarsi a ripartire, fa una tremenda fatica a fare lei la partita, e questo rappresenta l’allarme più preoccupante in vista dei prossimi impegni. Così le punte ricevono pochi palloni in area di rigore e quando vengono servite non sempre lo sono nel modo migliore.
Sembra quasi che i bianconeri abbiano perso la capacità di variare il proprio gioco in funzione dell’avversario che si trovano di fronte, e che le avversarie stiano pian piano trovando le contromisure al gioco di Conte. Ora la palla passa al tecnico, che dovrà tirar fuori la squadra dalle sabbie mobili in cui si è infilata, dimostrando che si tratta di una semplice flessione e non di vera crisi.
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