Amarcord
Tutto Rocchi! Nostalgia capitolina, ma grande carica meneghina: ecco la lunga intervista rilasciata a Radio Manà Manà
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12 anni agoon
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RedazioneLasciare la Lazio è stata una decisione difficile. Sono qui a Milano da un po di giorni, ma mi devo ancora ambientare. Il mio desiderio era quello di finire la carriera in biancoceleste, ma non è stato possibile. Sono queste le prime parole rilasciate ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, durante la trasmissione “La Lazio Siamo Noi”, dallex capitano laziale e neo acquisto interista, Tommaso Rocchi.
Ha voluto congedarsi così infatti lattaccante trentacinquenne veneziano dai suoi ormai vecchi ma, nonostante tutto, più grandi e affezionati tifosi. Come è normale che sia, daltronde, dopo una vita ed una carriera passata con quella maglia e in quella città. Ha deciso di dedicarsi in questa lunga intervista Rocchi, ricordando e raccontando (con un po di malinconia) tutti questi anni passati alla Lazio, esprimendo tuttavia una grande carica ed unalta motivazione per la nuova avventura con la squadra nerazzurra.
In queste sue dichiarazioni, Rocchi dimostra subito quanto sia forte il desiderio di chiudere degnamente e con gloria la propria carriera di calciatore, per pensare poi anche ad un possibile ritorno nella Capitale, magari da dirigente: E normale sentire il cambiamento dopo nove anni trascorsi alla Lazio, ma Roma rimane casa mia. Dopo aver smesso di giocare, senza dubbio, tornerò a viverci. Ad agosto avevo deciso di rimanere nonostante linteresse di alcune squadre, sentivo di poter essere ancora importante per qualche anno. Nei piani della società cera lidea di affidarmi un ruolo dirigenziale o nel settore giovanile alla scadenza del contratto, ma non mi sento ancora pronto di smettere. Con il Presidente ci siamo lasciati comunque bene e dati un arrivederci. Se comprerà qualcuno nel mercato di gennaio? Penso che Lotito possa fare qualcosa, ma si tratterà di una cosa mirata.
105 gol con la maglia biancoceleste, gli viene domandato quale emozione particolare ricordi con più allegria: Una delle gioie più forti è stata sicuramente quella del derby del 6 gennaio. La squadra andava male ed era stato esonerato lallenatore. E stato fantastico poter giocare, vincere e segnare in quella stracittadina.
Spesso si è vociferato di uno spogliatoio spaccato, Rocchi ci tiene a puntualizzare: Basta parlare di senatori, io che ero considerato tale ho giocato soltanto una partita questanno. Zarate è un calciatore che ha avuto difficoltà soprattutto a confermarsi, dopo un grande inizio non è riuscito a ripetersi. In questa stagione non ha avuto molte possibilità, e probabilmente non rientra negli schemi dellallenatore. Forse la sua scelta di rimanere alla Lazio è stata sbagliata, Mauro ha tante potenzialità ma ha bisogno di nuovi stimoli. Inutile continuare a parlare di problemi di spogliatoio, le discussioni allinterno del gruppo ci sono in qualsiasi squadra. E chiaro, però, che alcuni suoi atteggiamenti possano dare fastidio, come ad esempio i ritardi agli allenamenti. Detto ciò, Zarate non ha mai avuto polemiche particolari con il resto della squadra.
Lex capitano biancoceleste ha lasciato a Roma tanti compagni di squadra, ma anche tanti amici: Non faccio nomi in particolare perché sono legatissimo a tutti e non voglio fare un torto a nessuno. La situazione relativa a Mauri? Speriamo si risolva tutto in una bolla di sapone e che Stefano possa continuare a fare bene in campo nonostante tutte le voci sul suo conto.
Dimostra poi grande professionalità e serietà, Tommaso Rocchi, nelle sue parole: nonostante il pochissimo spazio trovato in questi mesi nellundici titolare di mister Petkovic, infatti, si complimenta comunque con il lavoro svolto fin qui dallallenatore croato naturalizzato svizzero: Ha portato una mentalità diversa, il gruppo sin da subito ha svolto con entusiasmo i nuovi allenamenti. E riuscito a ricreare un ambiente sereno e ha portato convinzione in una buonissima squadra. Perche non mi vedeva? Non lo so, lui ha sempre fatto le proprie scelte in base alle caratteristiche dei giocatori e delle partite. Non ho altre risposte .
Lallenatore a cui è maggiormente legato però è certamente un altro: Sicuramente sono più affezionato a mister Delio Rossi (attualmente allenatore della Sampdoria), mi piaceva molto il gioco di quella squadra, che lottava e correva su ogni pallone.
Infine Rocchi chiude parlando del suo esordio allInter tuttaltro che da ricordare, spiegando i motivi della sconfitta di Udine e della sua scelta di approdare nel club di Moratti: Fino al primo gol siamo stati bene in campo e forse meritavamo il vantaggio. Dopo la rete subita, però, non cè stata reazione, infatti poi abbiamo subito il raddoppio e siamo rimasti in dieci. Comunque abbiamo tutto il girone di ritorno per rifarci. Perché ho scelto i nerazzurri? Con tutto il rispetto per il Siena e per il Pescara, il fatto di arrivare allInter alletà di 35 anni è un onore e il riconoscimento di tutti questi anni a un livello importante.
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