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Editoriale Palermo – Ad un passo dal baratro
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12 anni agoon
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RedazioneA furia di aspettare rinforzi, il Palermo sta scavando un fossato tra sè e la salvezza. I rosanero giocano anche benino, ma segnano col contagocce. Considerando che la difesa continua ad essere la banda del buco e la becca sempre, con la complicità del portiere di turno, Ujkani o Benussi che sia, cè poco da stare allegri. Persino la scaramanzia lancia strali difficili da digerire occasioni da gol gettate alle ortiche (colossali quelle capitate a Brienza), mentre gli avversari con mezzo tiro fanno un gol, e, come se non bastasse, ricevono aiuti anche sotto forma di autoreti. Ennesima segnatura decisiva subita a partita virtualmente conclusa. I numeri sono impietosi. Nella giornata delle sorprese – Pescara vince a Firenze e Samp sbanca Torino in 10 ed in rimonta – il rischio è di mollare: finora il Palermo ha solo incassato dalla malasorte e, visto landazzo, si comincia a pensare che lannata sia di quelle disgraziate: nate male e finite peggio. Pessimo costume, il fatalismo. Che se viene persino fomentato da un presidente dichiaratamente impaurito, può diventare decisivo. Bisogna evitarlo.
Va dato atto alla dirigenza, ed a Lo Monaco in primis, di non essere rimasta con le mani in mano. Anche se le operazioni più sbrigative riguardano le cessioni, in una sorta di repulisti post-perinettiano che sa depurazione. La posizione in classifica, nettamente peggiorata rispetto alla settimana precedente, scoraggia anche i possibili acquisti che si chiedono legittimamente se valga la pena accettando dimpelagarsi in una situazione difficile. La dea bendata anche qui ci mette lo zampino. Si trattano Borriello e Immobile ed entrambi risorgono e sallontanano. Si vagheggia Buonanotte e il sudamericano ne fa due col Malaga. Brutti, brutti segnali.
Tra gli arrivati, Anselmo è stato subito gettato nella mischia non incidendo. Aronica non ha dato una sterzata decisa alla impermeabilità del reparto: del resto, più che sulle sue qualità tecniche (pur superiori anni luce ai compagni di reparto!) si è puntato su quelle caratteriali, sforzandosi dignorare che questo è stato anche un limite del giocatore spesso nervoso in carriera al limite dellisteria e decisamente falloso (il che, in una squadra priva di coperture come il Palermo attuale può tradursi in squalifiche ed espulsioni facili). Comunque è un palermitano tifoso rosanero e fortemente motivato (purchè non finisca come Viviano a Firenze). Molto positivo, al contrario, laltro concittadino, il primavera Sanseverino: forse anche questo è un segnale da leggere, dando fiducia ad elementi fatti in casa.
Le prossime due settimane saranno decisive, per il mercato e per la classifica. Gli scontri con le corazzate Napoli e Lazio non lasciano speranze, sulla carta. Ma bisogna credere a tentare di far punti, sempre e ovunque. Pescara e Samp docent.
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