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Editoriale Juventus – Pirlo in parabola…ascendente
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12 anni agoon
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Redazione© foto di Agenzia Liverani
Tredici minuti. Tanto ha impiegato la Juventus di Conte per sbrigare la pratica Atalanta. Altri tredici e il 3-0 di Marchisio permetteva a Conte di pensare già alla trasferta di Cagliari (o Trieste).
Per tutti quelli che si erano impegnati a trovare le differenze della Juve con Conte in panchina, eccovi serviti. Una partenza sprint e un cinismo quasi sorprendenti rispetto agli standard di inizio stagione. Dei primi tre tiri in porta, due hanno bucato Consigli.
La partita dell’Atalanta è durata lo spazio di due minuti: il primo, quello trascorso dal calcio d’inizio al vantaggio di Vucinic, il secondo, quello in cui Denis, a tu per tu con Buffon, si è fatto ipnotizzare dal n.1 bianconero. Per tutti gli altri 88 minuti i bianconeri hanno deciso se, quando e quanto accelerare.
Il miglior attacco è la difesa. Il bunker bianconero nelle ultime 8 partite tra campionato e coppe è stato violato una sola volta, dal rigore di Robinho. Per trovarne uno su azione bisogna tornare indietro all’inizio di Novembre, all’ 1-6 di Pescara.
Anche con Marrone al posto di Bonucci, i pericoli sono stati minimi. Il numero 39 bianconero, dopo un’incertezza iniziale, ha condotto una partita sicura e ordinata. Sempre più a suo agio nel nuovo ruolo di centrale arretrato.
Dorsale a tre. Le capacità d’impotazione di Marrone hanno permesso a Conte di mantenere inalterata la spina dorsale della squadra. Tre play-maker: Marrone, Pirlo e Vucinic. A differenza delle altre partite però, le fasce non sono state utilizzate molto. Asamoah è stato poco protagonista, mentre Lichtsteiner ha toccato qualche pallone in più grazie alle sue scorribande centrali.
L’attacco ha funzionato bene. Giovinco ha mostrato l’ennesima buona prestazione. E’ mancato solo il Gol. Vucinic invece il gol l’ha ritrovato dopo 3 mesi. L’ultimo centro infatti risaliva alla trasferta nella Genova rossoblu. Bene anche Quagliarella quando è entrato. L’idea è che se davvero arriverà un attaccante di prima fascia, almeno in due dovranno partire, dando per scontata la partenza di Bendtner, in questo momento Matri sembra l’altro possibile nome in uscita.
Spazio a parte merita Pirlo, che solo due mesi fa la maggior parte dei critici dava orma in fase discendente, cosigliandone addirittura un addio alla Nazionale. Ecco, immaginare gli azzurri senza un Pirlo del genere è impossibile. Con gli umoni di Colantuono ha letteralmente fato quello che ha voluto, quando ha voluto. Fossero tutti così i giocatori in fase discendente…
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