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Editoriale Milan – Squadra da ripresa
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12 anni agoon
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RedazioneSe contassero solo i secondi tempi il Milan sarebbe già in zona Champions, obiettivo minimo di inizio stagione. Nei secondi 45 minuti infatti i rossoneri avrebbero raccolto la bellezza di 32 punti sui 48 a disposizione e in classifica sarebbero a ridosso di Juventus (37 punti) e Napoli (33). Se contassero invece solo le ultime 8 giornate di Serie A, i ragazzi di Allegri si posizionerebbero al primo posto con la Fiorentina (con 17 punti), davanti a Inter e Juventus, ferme a quota 16.
Con la vittoria di Torino prosegue la striscia positiva di risultati in Campionato, grazie a cui il Milan sta lentamente risalendo la classifica e cambiando il volto ad una stagione che, fino ad un mese fa, era diventata imbarazzante. Non mancano però le preoccupazioni per lallenatore. Lassenza di Montolivo nel match contro i granata ha evidenziato la carenza di fluidità del gioco: troppi passaggi sbagliati, segno di un tasso tecnico ancora non sufficiente a renderla una squadra da possesso quale è stata per molti anni. Mancando lex viola questa lacuna si è palesata in tutta la sua gravità.
Altra nota dolente è rappresentata dal grave infortunio di De Jong che sarà costretto a saltare il resto della stagione. Andrà completamente rivista la linea mediana: i rossoneri si affideranno alla coppia Muntari–Ambrosini, entrambi con caratteristiche differenti dallolandese ed entrambi più propensi agli inserimenti in avanti. Lauspicio dei tifosi è che Muntari possa essere pronto già dopo la pausa natalizia. Allegri dovrà essere bravo a non togliere equilibrio ad una formazione che si era abituata ad avere un giocatore che saliva poco ma garantiva un aiuto costante alla difesa in caso di ripartenza avversaria.
Il Milan di domenica pomeriggio comunque è piaciuto: è una squadra che ha trovato il suo assetto e che ha ritrovato una pedina fondamentale come Robinho che contribuisce a dare imprevedibilità ad un attacco fin qui troppo El Shaarawy-dipendente. Il rischio di affidarsi troppo al Faraone era quello di avere un gioco scontato e prevedibile, mentre il rientro di Robinho potrà contribuire a migliorare le prestazioni in fase realizzativa. Guardando il Milan si ha finalmente limpressione di vedere una squadra con una sua precisa e definita identità, elemento essenziale per rincorrere quel fatidico terzo posto.
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