Mercato story
Il Milan sfida le inglesi e bussa alla porta del Torino per Ogbonna
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Domenica alle 15 a Torino il Milan affronterà i granata, in una gara molto importante per continuare la risalita in classifica. Come scritto da Tuttosport, la gara per il Milan sarà anche unaltra occasione per vedere dal vivo Angleo Ogbonna e ribadire così il suo interesse per uno dei difensori che ormai è appetito da mezza Europa. Proprio questo può essere il leit motiv nella trattativa tra i rossoneri e i granata: verificare se Berlusconi sarà in grado di superare o comunque di ribattere alle offerte che prima o poi arriveranno dallInghilterra e, in particolare, dal Manchester United.
Ogbonna appartiene a quei giocatori che il Milan tiene sotto osservazione da tempo. Galliani, ogni volta che con Cairo si è trovato a discutere di affari minori (Comi, Verdi, Oduamadi, Coppola) ha sempre buttato lì una frase, un apprezzamento, una mezza richiesta per il difensore centrale cresciuto a Cassino. Ma non erano maturi i tempi: prima perché con Nesta e Thiago Silva ai massimi livelli, per Ogbonna ci sarebbe stato pochissimo spazio, poi perché comunque la permanenza in serie B del Torino non consentiva di verificare la crescita del giocatore a livelli più competitivi. E infine, questestate, al di là della volontà del presidente del Torino di trattenere il suo vice-capitano, per le note vicende economiche del club di via Turati. Ma adesso la situazione sembra essere decisamente mutata: il ritorno di Berlusconi in prima linea obbliga la proprietà a ridisegnare una squadra competitiva. Nella quale Ogbonna sarebbe leader della difesa.
Lad rossonero, comunque, sa che ci sarà da combattere con avversari importanti, oltre Manica. Perché il Manchester United ha più volte manifestato il suo interesse per il difensore, lha spesso seguito dal vivo e, secondo quanto scrivono i tabloid inglesi, ha anche pronta unofferta da 19 milioni di euro. Non è escluso che Ferguson decida di portarla avanti già nel mercato invernale: in questo caso il Milan non potrebbe nemmeno ipotizzare un rilancio, perché a gennaio, ben che vada, verrà fatto uno sforzo solo per Balotelli. Ma nemmeno il Toro ha interesse a vendere il suo pupillo già a metà campionato, per di più con una classifica che continua a vacillare.
Anche se Cairo ha più volte ribadito che il valore di Ogbonna ha ormai superato i 20 milioni di euro, il Milan è convinto di poter giocare bene le sue armi. Il rapporto con il procuratore del giocatore, Branchini, è ottimo, consolidato peraltro dal recente affare Montolivo. E comunque, con quello che guadagna adesso il difensore, è già pronto un contratto che partirà dal doppio di quanto percepisce oggi (quindi un milione e mezzo) per poi salire negli anni fino a raggiungere i due milioni e mezzo. Quanto al prezzo chiesto da Cairo, Galliani sa bene di poter inserire qualche contropartita tecnica anche un po più spessa dei giocatori, quasi tutti giovani, che finora sono passati dal Milan al Torino. E quindi di poter così ridurre la richiesta di 20 milioni.
La sfida, dunque, si giocherà tutta tra il Milan e il Manchester United. Ogbonna ha sempre detto che unesperienza allestero lo affascina, ma si è anche dichiarato simpatizzante dei rossoneri. Limportante, per il bene di tutti gli interessati, è che venga accantonata lidea di un trasferimento alla Juventus, che a livello ambientale sarebbe difficilmente sopportabile sia dal giocatore che dalla dirigenza granata. Unalternativa italiana, il Milan appunto, allofferta inglese consentirebbe a giugno di affrontare la cessione, che ormai appare molto più che probabile, con il giusto distacco. E con Galliani convinto di potersi giocare fino in fondo le sue carte per sistemare un reparto, la difesa, che fa acqua: Mexes guadagna troppo, sia in assoluto che per quello che rende; Acerbi non ha per ora ripagato le aspettative; Yepes viaggia serenamente verso i 37 anni; Zapata al momento non ha dimostrato di valere il riscatto dal prestito. E Bonera, infine, è in scadenza di contratto. Cè da ricostruire. E Ogbonna, come punto di partenza, sarebbe un gran bellinizio.
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