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Europa, ecco come sono andate le italiane
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Con le gare di ieri di Europa League, si è conclusa la fase a gironi delle due maggiori competizioni continentali europee. A questo punto abbiamo quindi un quadro completo e possiamo andare a valutare l’operato delle squadre italiane in Europa. Nel complesso l’esperienza europea per questa stagione è finora sicuramente positiva, dato che ben cinque delle sei squadre del Bel Paese hanno superato la fase a gironi, di cui due, Juve in Champions e Lazio in Europa League, al primo posto. L’unica nota negativa è l’Udinese, che nell’ex Coppa Uefa ha pagato carissimo le sconfitte con i modesti svizzeri dello Young Boys. Soddisfatte anche le tre seconde, Milan in Champions, Napoli e Inter in Europa League. Ma andiamo ad analizzare squadra per squadra il cammino in Europa nella fase a gironi.
Partiamo dai Campioni d’Italia, che dopo un inizio che in molti hanno definito stentato con tre pareggi nelle prime tre gare, si è poi scatenata nelle gare di ritorno con due vittorie stupende allo Stadium contro Nordsjælland (4-0) e soprattutto Chelsea (3-0). La vittoria di Donetsk è stata poi la ciliegina sulla torta, con il primo posto conquistato. Da segnalare l’uscita dalla Champions dei campioni in carica del Chelsea, dato che non era mai successo nella storia che i detentori del titolo non superassero la fase a gironi.
CHAMPIONS LEAGUE GRUPPO E Juventus 12, Shakhtar Donetsk 10, Chelsea 10, Nordsjælland 1
Passiamo al Milan che, come in campionato, ha concluso il girone di Champions tra alti e bassi. Male all’esordio con l’Anderlecht (0-0), benino nella vittoria in Russia con lo Zenit (2-3), di nuovo male con a Malaga, sconfitto 1-0 nella prima gara in cui Allegri ha voluto sperimentare il 3-4-3, squadra spaesata e mai pericolosa. La gara di ritorno con gli spagnoli mostra invece segnali incoraggianti, con i rossoneri che tengono in mano il gioco per tutta la gara, ma comunque fanno fatica ad andare in gol. Finisce 1-1 grazie a uno svarione difensivo di Constant e al pareggio di Pato. Ci si gioca tutto in Belgio dunque, e il Milan rispolvera il suo dna europeo. Primo tempo noioso e secondo tempo eccellente trascinati dal supergolin rovesciata di Mexes e da El Shaarawy, che porta in vantaggio i rossoneri e regala il gol che chiude la gara a Pato. Indolore la sconfitta dell’ultima giornata a San Siro con lo Zenit, che regala ai russi il terzo posto.
CHAMPIONS LEAGUE GRUPPO C Malaga 12, Milan 8, Zenit 7, Anderlecht 5
In Europa League partiamo dalla Lazio, che supera di slancio un girone insidioso con il Tottenham di Villas-Boas, i greci del Panathinaikos e gli sloveni del Maribor. Le garepiù attese, quelle con gli inglesi, sono due noiosi 0-0, mentre sono decisive le gare in casa contro sloveni (1-0) e greci (3-0), oltre alla vittoria di ieri a Maribor che ha garantito il primo posto. Può dirsi certamente soddisfatto Petkovic che ottiene indicazioni positive soprattutto da quei giocatori che hanno trovato finora poco spazio in campionato, Kozak e Floccari su tutti.
EUROPA LEAGUE GRUPPO J Lazio 12, Tottenham 10, Panathinaikos 5, Maribor 4
Passiamo al Napoli, partito fortissimo con il 4-0 rifilato all’AIK con un ottimo Edu Vargas, e crollato poi nelle trasferte in Olanda contro il PSV (3-0) e Ucraina contro il Dnipro, squadra rivelazione del girone (3-1). Serve dunque il Matador, che regala la vittoria in rimonta al ritorno con una tripletta, finisce 4-2, poi la vittoria in Svezia per 2-1 che regala il passaggio del turno a Mazzarri e rende inutile la gara finale con il PSV, persa 3-1 in casa, con gol ancora di Cavani. Può dirsi sicuramente meno sodisfatto di Petkovic dunque l’allenatore toscano, costretto a rinunciare al turnover massiccio che avrebbe voluto effettuare ad ogni turno europeo per evitare un’eliminazione che avrebbe sicuramente fatto poco piacere al presidente De Laurentiis.
EUROPA LEAGUE GRUPPO F Dnipro 15, Napoli 9, PSV 7, AIK 4
Arriviamo all’Inter, brava a mettere al sicuro il passaggio del turno con tre vittorie consecutive dopo il pareggio con il Rubin all’esordio per 2-2. Prima vince in Azerbaijan (1-3), poi schianta il Partizan battendolo sia a Milano (1-0) che a Belgrado (1-3). Peccato per la sconfitta in Russia nella gara decisiva per il primo posto (3-0). Infine il 2-2 con il Neftci a San Siro con la squadra giustamente imbottita di giovani che non sfigurano, soprattutto il giovane bomber Marko Livaja, classe ’93.
EUROPA LEAGUE GRUPPO H Rubin Kazan 14, Inter 11, Partizan 3, Neftci Baku 3
Infine i friulani, come detto unica squadra italiana costretta a salutare l’Europa. E dire che l’Udinese era partita benissimo, con un buon pareggio per 1-1 con l’Anzhi e una bellissima vittoria ad Anfield Road con il Liverpool (2-3). Poi il tracollo, con quattro sconfitte nelle successive quattro gare. Pesano particolarmente quelle con gli svizzeri, che hanno reso poi praticamente impossibile sperare nel passaggio del turno, dovendo poi giocare con Anzhi e Liverpool, entrambe in cerca di punti decisivi. Peccato, perchè in questo modo l’Udinese fa la figura della vittima sacrificale del girone, sarebbe bastato fare meglio con gli svizzeri per cambiare completamente la classifica. Come Mazzarri, anche Guidolin deve rivedere le seconde linee. Daltronde non sempre pescando nei campionati sudamericani si trovano i Sanchez.
EUROPA LEAGUE GRUPPO A Liverpool 10, Anzhi 10, Young Boys 10, Udinese 4
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