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Editoriale Palermo – Perdere così fa male alla salute
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12 anni agoon
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RedazioneIl Palermo si suicida ed esce dalla Coppa Italia. Non che in questi tempi bui, in cui ogni distrazione dallobiettivo salvezza potrebbe risultare fatale, questo sia un dramma, però perdere in casa e in questo modo (segnando subito e senza sfruttare la superiorità numerica) da sempre un po di fastidio.
LHellas non ha rubato nulla, è giusto dirlo, ha fatto la sua partita accorta, ha sfruttato gli errori avversari e passa il turno con merito. Quanto ai rosanero, non si poteva certo chiedere un gioco corale a una formazione totalmente inedita e bene ha fatto Gasperini ad utilizzare la gara quanto meno per verificare alcuni elementi ai margini della prima squadra per infortuni, presunta inadeguatezza o incompatibilità tattiche. Semmai, se un appunto gli va mosso, riguarda limpiego di Dybala: gettare nella mischia il ragazzino, opzione logica per raddrizzare la partita, poteva trasformarsi, in caso di infortunio, nel peggiore dei disastri, non avendo in attacco nessun altro elemento disponibile per domenica. Budan a parte.
E cominciamo col croato, lesame delle prestazione dei soggetti sotto esame. Il buon Ivan sè mostrato in difetto di condizione, sè mosso (poco) da centravanti boa, ma molto distante dallarea per influire e di lui non ricordiamo un solo stacco imperioso di testa (suo pezzo forte). Probabilmente da punta unica funziona poco, lesperienza dimostra che rende meglio in coppia con un compagno agile (Miccoli). Bene Zahavi, finchè ha retto, lisraeliano ha illuminato la manovra confermandosi elemento di valore, solo a batterie scariche ha cominciato ad eccedere in leziosismi irritando anche Gasperini.
Positiva la prova di Viola, onnipresente (anche troppo, a scapito della lucidità): ha impostato, tamponato, tirato di piede e di testa, verticalizzato (merce rara in casa rosanero). Confortante Pisano, tonico, riportato a destra, nella sua fascia di competenza, ha spinto, pressato e un paio di volte sè persino presentato davanti al portiere ospite (come Morganella domenica scorsa: cè da pensare si tratti di uno schema). Recuperato Giorgi, autore della rete e di un ottimo colpo di testa con miracolo di Rafael, prolifico più di una punta avendo riguardo alla media presenze-gol.
Per il resto poco o nulla. Difesa bocciata in blocco e bisognosa di rinforzi. Milanovic evanescente e sostituito. Cetto correo nel pasticcio sul primo gol, confusionario e con linclinazione alla protesta evidente. Benussi replicante, nelle azioni decisive, del miglior (o peggior) Ujkani. Di Labrin meglio non parlare. Il cileno è sfortunatissimo e non gliene va bene una. Donati, ad esempio, nei primi 5 aveva sbagliato ben due passaggi consecutivi, confermando il suo momento-no, smarcando avversari che solo per precipitazione non ne hanno approfittato. Labrin invece paga tutto: sbaglia e gli altri fanno gol e si fa pure ammonire! Pazienza. Comunque al Meazza ad incontrare lInter (avversaria della vincente ai quarti) il Palermo ci andrà lo stesso: domenica prossima, in campionato. Si spera con migliori risultati
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