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Editoriale Lega Pro – Girone A, 13a giornata
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12 anni agoon
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RedazioneDopo tredici giornate la situazione del girone A comincia a delinearsi sia in testa che in coda. Una giornata che ha messo in evidenza quanto le partite non siano mai scontate e quanto i valori in campo sulla carta vengono di fatto ribaltati. Una pioggia di goal che non si era mai vista nelle giornate precedenti, mette in evidenza lo spettacolo che è andato in scena su tutti i campi. Al comando ben salda dopo le ultime due apparizioni poco fortunate è il Lecce di Lerda che contro la Reggiana torna al successo. Subito dietro il Carpi che cerca di tenere la scia dei salentini. In coda sempre più ultimo e disperato il Treviso unica squadra del girone a secco di vittorie.
Big Match della giornata
Finisce in parità lo scontro diretto di alta classifica tra il Pavia e il Trapani per 2-2. Pavia che in casa riesce a fermare tutte le grandi del campionato mettendo in mostra la sua ottima organizzazione di gioco. Una gara vibrante e ricca di emozioni con 2 espulsioni e 2 rigori uno per parte. Due squadre che hanno cercato di superarsi a vicenda ma che alla fine si sono dovute accontentare di un buon pareggio che consente al Trapani di consolidare il suo quarto posto in classifica e al Pavia di essere subito sotto la zona playoff. Un pareggio che rafforza lambizione delle due formazioni di giocarsela fino allultima giornata per un posto in serie B.
La sorpresa della giornata
Ritorna al successo lAlbinoleffe e lo fa in maniera prestigiosa asfaltando il Portogruaro a domicilio per 4-1. Un successo rotondo e senza appelli che porta finalmente un sorriso in casa orobica. Che lAlbinoleffe non fosse da zone basse della classifica lo si sapeva ma la pesante penalizzazione e la serie interminabile di pareggi ne hanno minato le speranze di risalita in classifica. Il successo contro il Portogruaro consente almeno nelle intenzioni agli uomini di Sala di poter aspirare ad uscire dalle sabbie mobili dei playout. Una vittoria netta che porta la firme di Corradi, Belotti e doppietta di Cissè. Per il Portogruaro una sconfitta inaspettata che lo porta a collocarsi nelle zone centrali della classifica.
La delusione della giornata
Il Como subisce la seconda sconfitta stagionale interna, una sconfitta netta a seguito di una prestazione incolore che ha fatto emergere i pregi del Cuneo. Dopo un primo tempo allinsegna della noia nella ripresa gli uomini di Rossi sono saliti in cattedra schiantando il Como per 4-1. Una debacle quella dei lariani che li fa sprofondare in una crisi di risultati, risucchiati nella parte destra della classifica. Poche settimane fa avevamo elogiato i ragazzi di Paolucci che erano in grado di poter stare nei piani alti della classifica. Un mese e mezzo dopo il Como si trova a 3 punti dai playout e con una sconfitta dura da digerire. Dallaltro lato sono evidenti i progressi del Cuneo nelle ultime settimane, capace infatti di agganciare in classifica proprio i lariani a quota 15 punti.
Analisi del girone
Lecce in fuga a quota 29 punti nonostante la vittoria di misura contro la Reggiana. Una vittoria sofferta ma meritata per quanto fatto vedere in campo. Dietro ai salentini si conferma il Carpi che si sbarazza facilmente per 3-0 del Feralpisalò. Sale al terzo posto il sempre più sorprendente Sudtirol che batte per 1-0 la Cremonese e viaggia a quota 21 punti in classifica. Al quarto posto la coppia Trapani e Virtus Entella, entrambe pareggiano i loro incontri con Pavia e San Marino per 2-2. In coda si registra il primo successo stagionale nella sfida tra disperati tra Tritium e Treviso. Hanno la meglio i lombardi per 2-0 che staccano in modo deciso i trevigiani in classifica. Riposava il Lumezzane.
Top Player
È Cissè luomo della domenica nel girone A della Lega Pro prima divisione. Le sue due reti permettono allAlbinoleffe di far valere la propria presenza in un campionato iniziato con un grosso handicap in classifica. I suoi gol serviranno per evitare il pericolo playout, ma con una squadra in queste condizioni servirà solo qualche giornata per vedere gli orobici fuori dalle zone calde della classifica.
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