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Editoriale – Juventus, cambi indecifrabili, la Champions costa cara…
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12 anni agoon
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RedazioneLa Juve dà una grande dimostrazione di forza contro il Chelsea, poi solo 4 giorni più tardi si sgonfia contro il Milan. Un Milan che tra laltro è in crescita, ma che di certo non poteva rappresentare uno spauracchio per lo squadrone bianconero visto martedì sera. Almeno non doveva. Invece è successo.
Ed è successo perché psicologicamente i ragazzi di Conte non sono ancora pronti, perché come ripeteva Mazzarri lanno scorso ogni qual volta il Napoli incappasse in una battuta darresto la Champions ti prosciuga e ti costa almeno 15 punti. Questo, nonostante si tenti un turnover, risultato infelice a San Siro, soprattutto in Isla. Infine, come se non bastasse, ci si è messa pure la panchina.
Incomprensibile la scelta di Padoin: Avevamo bisogno di uno che saltasse luomo, ha detto Alessio nel post-partita. Ma allora, se Lichtsteiner era stanco (sempre Alessio dixit!), e con due gol da fare (perché per definizione questa Juve deve sempre vincere), perché non Pepe o Giaccherini? Mettere Padoin, infine, per sfornare cross a iosa in mezzo, ma per chi? Per Giovinco? Diciamo che la Juve di San Siro è apparsa in confusione: tutta, dai giocatori in campo, allo staff in panchina e finanche gli osservatori “a distanza”.
Della serata bianconera, è piaciuta solo una cosa: lautocritica a fine partita e il buon gusto nellevitare di alimentare polemiche per un errore sicuramente evidente (quello di Rizzoli, ovviamente…), ma che non deve spostare i giudizi. Purtroppo per Conte, sincerità e compostezza fanno vincere solo lo scudetto del rispetto. Leducazione, però, non fa punti
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