Pagelle Juventus
Editoriale – Sebastian Vettel, ritratto di un campione
Published
12 anni agoon
By
RedazioneSebastian Vettel, 25 anni, nativo di Heppenheim, una cittadina tedesca nel sud dell’Assia è appena entrato nell’esclusivo club dei tricampioni dei mondo, club che comprende campioni del calibro di Ayrton Senna, Niki Lauda e Nelson Piquet.
Il campionato del tedesco non è iniziato nel migliore dei modi, infatti nella prima parte del campionato ha vinto soltanto una gara con la sua Red Bull, quella del Bahrein. Poi la svolta, la squadra austriaca guidata da Cris Horner e dal genio tecnico di Adrian Newey, ha saputo rimettersi in carreggiata e Seb ha vinto 4 gran premi di fila sorpassando Fernando Alonso in classifica.
Curioso come le vittorie di Vettel siano arrivate tutte in circuiti extraeuropei. Il ragazzo aggiorna il suo libretto dei record, infatti il pilota è il più giovane ad aver ottenuto una pole position, il più giovane ad aver vinto un gran premio, il più giovane a vincere un campionato del mondo e molti altri.
Classe 1987, Sebastian vive in Svizzera(è vicino di casa di Sergio Marchionne), è uno sfegatato fans dei Beatles di cui colleziona vinili ed è anche molto superstizioso, corre sempre con una moneta donatagli dalla nonna infilata nella scarpa destra.
I detrattori affidano spesso le sue vittorie alla superiorità tecnica della Rede bull ma Vettel è un campione vero, quello che agli inizi di carriera è riuscito a portare alla vittoria la piccola Toro Rosso in un incredibile gran premio di Monza nel 2009. Stile di guida molto simile a quello di Michael Schumacher, i due sono molto amici, Sebastian a soli 25 anni ha davanti a sè un futuro costellato di ulteriori record e vittorie.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”