Amarcord
Agnelli, nuova frecciata all’Inter: “Solo Juve e Torino con 5 scudetti di fila”
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12 anni agoon
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RedazionePresente con il tecnico Antonio Conte e il capitano Gigi Buffon alla cerimonia di inaugurazione del Corso Gaetano Scirea, intitolato allindimenticato campione bianconero, scomparso tragicamente nel 1989, che fino a oggi portava il nome di Corso Grande Torino, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha preso brevemente la parola, non mancando di lanciare una frecciata ai nemici dellInter.
La Juventus e il Torino si riappropriano delle proprie icone ha detto Agnelli e vorrei ricordare che noi e i granata siamo le uniche due squadre ad aver vinto nella storia del calcio italiano cinque Scudetti consecutivi.
Appare voluta, e per nulla casuale, la mancata citazione dellInter, che dal 2006 al 2010 si è appunto aggiudicata 5 titoli di campione dItalia per merito, però, della sentenza su Calciopoli, che ha privato i bianconeri del titolo del 2005-06.
Il numero uno bianconero ha quindi proseguito parlando delliniziativa. Il Corso che oggi intitoliamo a Gaetano Scirea ha detto – è stato intitolato dalla nascita dello stadio Delle Alpi al Grande Torino, che è stata una grandissima squadra.
Il fatto che oggi Scirea torni a casa ha concluso e il Grande Torino si riavvicini allo stadio del Torino è sicuramente un segno importante in cui ognuno può vivere e godere dei propri simboli.
Il numero uno della Vecchia Signora ha poi voluto ricordare l’ex libero bianconero: “Gaetano è stato sicuramente un campione assoluto – ha dichiarato – il nostro Capitano, che è passato dal campo alla panchina con la sua Juventus come comune denominatore. Un comune denomitatore che oggi vede la sua continuità in Riccardo e Mariella, sia come valori umani, che per il loro impegno nella Juventus. Gaetano ha vinto tutto, è stato un grandissimo campione, è stato in cima al mondo, con la Juventus e con la Nazionale, ma oggi a noi manca l’uomo”.
Agnelli descrive Scirea come ‘simbolo della trasversalità’: “E stato sicuramente un esempio trasversale. A me piace immaginare come simbolo della sua trasversalità, come siamo già riusciti – e questo è il terzo tassello che lui mette vicino a casa sua – a mettere la sua silhouette all’interno dello stadio e la stessa Curva che è a lui intitolata. Quindi è un personaggio che ha abbracciato simbolicamente tutte le persone dello stadio, tutti gli juventini e tutti gli avversari”.
Infine un ricordo personale di quel tragico 3 settembre in cui il campione perse la vita in un tragico incidente stradale: “Personalmente, essendo Scirea scomparso quando io non avevo ancora compiuto 14 anni, ricordo l’incredulità nell’apprendere quella notizia quando è passata alla Domenica Sportiva quella sera. Incredulità perchè Gaetano aveva già rappresentato nei miei occhi quello che era il simbolo di un calciatore, quello che era un esempio da seguire. E quando si è colti da un’improvvisa scomparsa, specialmente quando si è bambini, il sentimento principale è quello dell’incredulità. Quindi, un campione, un uomo, un marito e un padre che non c’erano più. Ma un campione, un uomo, un marito e un padre simbolicamente di tutti gli juventini, quando la sfera personale, la sfera del personaggio s’intrecciano”.
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