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ESCLUSIVA – Lajos Detari: Il derby di Genova è tra i più belli
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12 anni agoon
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RedazioneGenoa e Sampdoria non vivono certo il miglior momento della loro storia. Entrambe le squadre genovesi sono reduci infatti da un lungo filotto di sconfitte, e si ritrovano nella zona più calda della classifica. Eppure domenica gli occhi degli appassionati saranno concentrati sul derby della Lanterna, che metterà di fronte rossoblù e blucerchiati in una delle sfide più affascinanti dellintera Serie A. Ai nostri microfoni ne ha parlato in esclusiva un grande ex del Grifone, quel Lajos Detari considerato il più grande talento magiaro degli ultimi decenni.
Lajos, tu hai indossato la maglia del Genoa nella stagione 1993-94. Cosa ricordi del tuo periodo in rossoblù e in particolare del derby della Lanterna?
Ho ricordi molto positivi di quel periodo, anche se a Genova sono rimasto pochi mesi. Credo che Genoa-Sampdoria sia uno dei derby più belli dItalia. Anchio ho avuto la fortuna di giocarne uno, fu per me una grande emozione. Ricordo che quella volta finì 1-1.
Le due squadre genovesi non attraversano un periodo positivo. Come pensi che finirà questo derby? Penso che fare un pronostico sia molto difficile per chiunque, perché le sfide fra Genoa e Sampdoria sono sempre molto equilibrate e incerte. E una partita da tripla, impossibile dire chi la spunterà.
Riesci a seguire regolarmente il calcio italiano dallUngheria?
Sì, seguo sempre il calcio italiano. Adesso grazie alle televisioni è possibile vedere tutte le gare anche da qui. Io inoltre leggo molto i giornali e mi tengo sempre informato e aggiornato. Il calcio italiano continua a piacermi tanto.
Come vedi questo campionato di Serie A?
Quello di questanno è un campionato molto bello ed equilibrato. Penso però che si siano tre squadre che hanno qualcosa in più rispetto a tutte le altre, e sono Juventus, Inter e Napoli.
Eppure i critici sono molto duri con il calcio italiano di oggi. Credi che il livello della Serie A oggi sia inferiore rispetto a quello del periodo in cui giocavi tu?
A me la Serie A piace. Io dico sempre che quelli erano altri tempi, che difficilmente torneranno. Allora infatti le squadre italiane potevano prendere soltanto 3 stranieri, ed era logico quindi che tesserassero i più forti giocatori dEuropa e del mondo. Oggi invece non ci sono limiti, e così, assieme ai campioni arrivano spesso anche giocatori mediocri.
Parliamo della tua carriera da calciatore. Oltre che con il Genoa, hai vestito anche le maglie di Bologna e Ancona. Hai qualche rimpianto?
Il mio rimpianto è quello di non esser riuscito a indossare la maglia della Juventus. Ci andai vicino due volte, ma alla fine non se ne fece nulla. Il mio sogno era vestire la maglia bianconera.
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