Amarcord
Materazzi a 360 gradi. “Benitez fece togliere la foto di Mou. Il Mondiale merito del gruppo”
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Marco Materazzi, ex difensore di Inter e Nazionale, è intervenuto a Undici, trasmissione di approfondimento calcistico condotta da Pierluigi Pardo su Italia 2. L’ex Campione del Mondo ha affrontato numerosi argomenti, partendo ovviamente dal momento dell’Inter di Stramaccioni, sua principale ex squadra: “Il campionato dell’Inter? Sono ottimista, fermo restando che come ho detto dall’inizio dell’anno la Juve è la squadra da battere.
La sconfitta con l’Atalanta? A Bergamo non è mai facile vincere soprattutto se hai appena trovato la quadratura del cerchio e perdi due pezzi fondamentali come Samuel e Ranocchia. Il primo è una persona vera, non è molto loquace ma è un uomo. Parlavamo la stessa lingua, ne passavano pochi. Il secondo quest’anno sta dimostrando di voler crescere anche a livello caratteriale, che è un po’ quello che gli manca. Ha fatto molto bene il primo anno, poi il secondo anno non gli è stata data la fiducia giusta. Ora che non c’è più Lucio sta giocando e facendo molto bene.
La pressione di San Siro? A me piaceva la pressione, Mazzone mi diceva: <<Mica te l’ho detto io di fare il calciatore!>>.
Cambiasso in difesa? E’ un adattato, uno che legge bene la giocata, quando arrivi un secondo prima dell’avversario puoi farcela anche in situazioni difficili.
Juan Jesus? Il suo grande merito è quello di saper aspettare, è rimasto e quest’anno si sta togliendo delle soddisfazioni.
Stramaccioni penso che si sia fatto ben volere da tutto il gruppo, la sua forza è quella. Cambia fisionomia della squadra senza che ne risenta il gioco. L’Inter ora ha un’identità, ieri ha reagito in maniera signorile, riconoscendo il merito degli avversari, senza attaccarsi all’occasione del rigore, che a mio parere c’era”.
Materazzi ha anche parlato del suo passato da calciatore: “La pioggia di Perugia nel 2000? Ricordo che volevo andare in vacanza, in quel campo lì non si doveva giocare, se si fosse rigiocata probabilmente avremmo perso. Nel primo tempo soffrimmo molto, nella ripresa si presero il gol da soli.
Ieri il derby si poteva giocare? Sì, ho visto una grande partita ed una grande reazione della Lazio dopo Catania. Nonostante piovesse, la Lazio cercava di giocare palla a terra e bisogna dargli merito di questo.
Il 5 maggio? Hanno goduto tutti i tifosi juventini, due anni prima hanno pianto loro e lì ho pianto io e tutti gli interisti. E’ sicuramente lo scudetto che mi è rimasto più sul groppone. Siamo andati lì pensando inconsciamente di avere già vinto, invece… Evidentemente con la testa non c’eravamo.
Lo smoking bianco? Era una scommessa che ho fatto con un mio amico, sono orgoglioso di quello smoking.
Il Mondiale 2006? Non eravamo i favoriti, ma sapevamo di poterlo vincere, sapevamo di aver dato tanto in semifinale e che la Francia era molto forte, ma lo spirito del gruppo è passato sopra ogni cosa. Abbiamo finito con i crampi e i rigori sono una lotteria, non poteva andar sempre bene a loro.
Il futuro? Adesso ho il progetto dello shop, intanto sto facendo il corso a Coverciano.
La maschera di Berlusconi? Ero andato a fare la spesa con i miei figli, l’ho presa e ho detto che l’avrei messa in caso di vittoria. Poi telefonai a Berlusconi e ci scherzammo insieme.
L’abbraccio con Mourinho a Madrid? Sapevo che andando via lui probabilmente non avrei vinto più quello che avevamo vinto con lui. Sicuramente non avremmo perso con l’Atletico e forse avremmo vinto lo scudetto. Con lui chiunque si sente parte integrante del gruppo.
Il rigore di Siena? C’è poco da dire, in quella circostanza nessuno voleva presentarsi. L’anno dopo, quando lo sbagliai, lo volevano tirare tutti.
L’esultanza per il gol in Milan-Inter 3-4? Uno dei momenti più belli della mia carriera, ho esultato in quella maniera dopo che me ne avevano cantate di ogni su mia madre per anni.
La possibilità di andare al Milan? L’anno del Mondiale non giocavo, giocammo con l’Atalanta e si fece male Mihajlovic. In amichevole con la Pro Sesto feci due gol, quindi mi aspettai di giocare a Livorno. Lì giocò nuovamente Sinisa e si fece male. Entrai al posto suo, segnai ed esultai in maniera polemica con Mancini.
Cuper? Era sfortunato, era bravo ma sfortunato perchè ha perso tutte quelle finali.
Benitez? Non mi ci trovai bene, perchè io voglio essere considerato come un uomo. Lui il primo giorno che è arrivato alla Pinetina ha fatto togliere la foto di Mourinho dall’armadietto, penso che la storia dell’Inter non vada mai toccata, togliere José non mi sembrava giusto.
Un voto ad Ibrahimovic? Ha fantasia e forza fisica, voto 10.
Balotelli? 11, è uno che per l’età che ha è anche più decisivo. Ma Ibra ti fa vincere gli scudetti.
Totti? 10 e lode, uno che fa una scelta come la sua, può essere solo lodato.
La scelta di Del Piero di andare in Australia? Mi piace, ne ho parlato con lui prima che andasse, gli ho detto di andarci subito. Penso che abbia fatto una scelta di vita bellissima”.
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