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Juve, Marchisio: “Grazie Inter, ci hai ridato la rabbia giusta”
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Intervistato da TuttoSport, Claudio Marchisio è tornato sulla sconfitta con l’Inter. “Dopo la sconfitta con i nerazzurri abbiamo sicuramente riflettuto, ci siamo fatti delle domande e nella partita contro il Nordsjaelland abbiamo dato delle risposte soprattutto a noi stessi. E penso che la cosa migliore capitata mercoledì sia stata la totale concentrazione sulla Champions, scordando il campionato. Perdere ha riacceso in noi quella luce, quella cattiveria in più, quel ritmo che mancava da diverse partite. In Coppa si è rivista la Juve dellanno scorso: stessa rabbia, stessa convinzione. Ma se è stata veramente salutare lo sapremo dopo il Pescara, perché se la reazione è durata solo in coppa non possiamo definirla una sconfitta salutare”.
Quella con l’Inter è stata la prima sconfitta per i bianconeri da quando in panchina c’è Conte, uno famoso per la sua ira dopo le partite perse. “Fortunatamente è arrivata immediatamente la Champions. Non abbiamo avuto modo di rimuginare troppo, sia con lallenatore che fra di noi. Giocare ogni tre giorni è un vantaggio in questi casi, perché ti dà subito lenergia e le motivazioni per tirarti su. Conte furioso? Lui come noi. E abbastanza logico, no? Non fa mai piacere perdere contro lInter o contro una diretta concorrente per lo scudetto”.
La prossima partita di Champions, in casa contro il Chelsea, è decisiva per andare agli ottavi. “Prima pensiamo Pescara-Juve e Juve-Lazio, perché il campionato è importante e combattuto. Contro il Chelsea, comunque, dovremo giocare come allandata. Anche se è vero che siamo finiti sotto 2-0, dobbiamo ripetere lottima prestazione e soprattutto la grande reazione che abbiamo avuto. Noi dobbiamo vincere, non dobbiamo fare calcoli e non penso ne faranno pure loro”.
In questo avvio di stagione il centrocampo bianconero è la vera arma in più in zona gol, come dimostrato mercoledì in Champions proprio dal Principino, autore del suo primo gol europeo. “Lo cercavo. E sono felice di averlo trovato. Era un periodo che con me non voleva entrare. Comunque Non cerco il gol e non è mai stato un problema non segnare. Se pensate che allinizio nellanno della B e nella prima stagione in A non segnavo mai, ma ero sereno. E lo sono anche adesso: quello che conta è sempre e solo il risultato della squadra. Gli attaccanti hanno bisogno del gol più di me. Per loro è una liberazione mentale e il gol li rende più sereni. Anche se va detta una cosa sui nostri: danno sempre moltissimo alla squadra. Se, per esempio, riusciamo a pressare così bene non è merito dei centrocampisti o difensori, ma parte tutto da loro. Se riescono a mettersi nella posizione giusta, come chiede il nostro allenatore, tutto funziona meglio: ma così facendo spendono molte energie e magari non arrivano lucidi sotto porta”.
Sul duello in campionato con l’Inter: “Spero sia un duello più appassionante che polemico, anche se putroppo nel nostro paese non si può mai dire, perchè sembra piacciano più le polemiche”.
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