Amarcord
Sampdorianews.net – Maniero parla del difficile momento dei doriani
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12 anni agoon
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RedazionePer analizzare al meglio la delicata sfida che attende domenica la Sampdoria in quel di Palermo, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il doppio ex Pippo Maniero:
Pippo, che idea ti sei fatto di questo altalenante inizio di stagione della Sampdoria, partita a razzo e ora reduce da sei stop consecutivi? La Sampdoria era partita benissimo, ora si trova in questo periodo nerissimo dopo sei sconfitte consecutive, sinceramente è difficile da spiegare un tale tracollo dopo una partenza simile, da fuori è inspiegabile. Per conoscere le cause bisognerebbe essere allinterno della squadra, del gruppo per sapere cosa stia succedendo, se il campionato fosse stato negativo fin dallinizio si poteva capire, si sarebbe cercato di uscire il prima possibile e cercare pian piano la soluzione ai problemi, invece tale situazione è strana e inspiegabile, da fuori si possono avere tante idee, ma non si può andare oltre.
Linfortunio subito da Maxi Lopez rappresenta lultima tegola dal punto di vista fisico che ha colpito i giocatori cardine blucerchiati. Gli imprevisti in termini di infortuni rappresentano la causa della crisi di risultati? Può essere anche quello, ma una squadra di serie A, oltre ai giocatori chiave, deve poter contare anche sui sostituti, se fosse questo il problema, significa che i sostituti non sono allaltezza, ma spero che non sia questo il caso della Sampdoria. Credo che la squadra sia stata costruita per sopperire ad infortuni e squalifiche che possono capitare tutte le domeniche, sia stata assemblata nel modo giusto per colmare le assenze, sennò significherebbe che metà squadra è da serie A e laltra da categorie inferiori. Gli infortuni incidono, ma non rappresentano lunica causa di un periodo simile.
3 campionati fa Palermo Sampdoria era uno spareggio per il quarto posto che valeva i preliminari di Champions League, ora ha il sapore di uno scontro salvezza, ti immaginavi una situazione simile per le tue ex squadre? Non me laspettavo, soprattutto la Samp che fa del suo blasone una delle proprie forze, basta pensare a dove erano i blucerchiati qualche anno fa, o quando ci giocava il sottoscritto. Per il Palermo è una cosa un po diversa, ha raggiunto lapice maggiore dallarrivo di Zamparini come Presidente, in quegli anni anchio giocavo in quella squadra. Prima di Zamparini il Palermo era una squadra che disputava campionati di serie C e B, essere in A da tanti anni, da sempre con Zamparini, è già tanto, ma a Palermo la gente si era abituata alle belle partite, allEuropa, al calcio che conta, ora la situazione è diversa e la gente non era più abituata. In ogni modo tra le due squadre mi preoccupa di più la posizione della Samp proprio per il suo blasone. Per i tifosi, la società e lambiente mi auguro che la Sampdoria possa uscire presto da questo periodo e raggiungere gli obiettivi che si è prefissata ad inizio stagione.
Vista limportante posta in palio e il delicato momento di entrambe le compagini, che gara ti aspetti domenica? Ogni compagine farà di tutto per vincerla, ma credo che regnerà nei giocatori latteggiamento di sbagliare il meno possibile, per chi non ha personalità il pallone scotta da matti e non lo si vorrebbe proprio per la paura di sbagliare. Ovviamente le squadre faranno tutto il possibile per ottenere i 3 punti per uscire da questo periodo, non credo che venga fuori una bella partita esteticamente parlando, proprio per la comune paura di perdere che ti porta a giocare senza essere liberi mentalmente. Dallaltra parte spero che emerga la voglia di fare goal per sbloccarsi.
Da grande bomber come giudichi il reparto offensivo blucerchiato che vanta Maxi Lopez, Eder, Estigarribia e Pozzi come i propri punti di forza? Ritengo che la Sampdoria disponga di un attacco di livello anche abbastanza buono, sicuramente non da ultimi posti della classifica, ma di prima qualità, anche i riferimenti offensivi però devono essere aiutati dalla squadra e se il gioco corale ha problemi, di riflesso ne risentono pure gli attaccanti. Le punte finalizzano il gioco, non giocano da sole, se il gioco è un po deficitario, anche chi sta davanti fa fatica, soltanto nel caso in cui venissero create sette-dieci palle goal a partita e non fossero concretizzate, si potrebbe dire qualcosa sulle punte. Se non vengono create significa che è tutto il complesso a non girare bene.
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