Amarcord
Catania, Pulvirenti: “Povero Marotta, deve giustificare l’ingiustificabile”
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Antonino Pulvirenti, presidente del Catania, è intervenuto in diretta a Radio Sportiva, rilasciando alcune dichiarazioni destinate a portarsi dietro non poche polemiche: “Con la Lazio abbiamo passato una domenica tranquilla dopo quanto successo la settimana scorsa. Abbiamo vissuto una domenica di calcio in cui ha parlato il campo finalmente. Le parole di Marotta? Lui continua a parlare facendo paragoni, è un brav´uomo mi fa anche un po´ di tenerezza, sembra James Bond: ha la missione impossibile di giustificare l´ingiustificabile. Si concentri su altre situazioni, Catania ha già dato. Stia lontano, perchè la ferita è aperta e sanguina. L´importante è che lui non deve più parlare di Catania, fare dei paragoni o cose simili: i tre punti li ha presi, basta. Ho sentito che ha detto che la Juve avrebbe vinto lo stesso… Nulla di personale, ma stia lontano per cortesia”.
E ancora, sulla questione dei molti errori arbitrali nelle ultime giornate: “Quanto successo al Massimino forse ha fatto migliorare la situazione su altri campi, abbiamo visto rispettare i regolamenti ed evitare le proteste così come deve essere: se è servito a migliorare tutti metticamoci una pietra sopra e tiriamo avanti. L´errore che abbiamo subito non è paragonabile a nessun altro, quello che hanno avuto con l´Inter può succedere o meno, non dimentico il rigore che non ci hanno dato a Milano, ma quello, così come il gol in fuorigioco dei bianconeri contro di noi, ci può stare. Ci siamo indignati per una cosa mai vista nel mondo, nella storia del calcio. La buona fede è al di sopra di tutto, consideriamola una cosa gravissima che non era mai accaduta e che non deve più succedere. Gli errori aribtrali fanno parte del gioco. Sono vicino alla classe arbitrale, non condivido il discorso di Moratti. Secondo me il passaggio da 4 a 6 arbitri ha migliorato la situazione, ci può essere qualche incomprensione ma in generale lo considero un aspetto positivo”.
Sulle differenze nella gestione dell’organico del Catania da parte di Maran e Montella, il presidente ha detto: “Ogni allenatore qui ha fatto bene inserendosi in un contersto organizzato. Montella ha dato un contributo importante e quel lavoro non è stato disperso, Maran gioca in modo diverso ma la filosofia non è stata dispersa. Dei tecnici che ho avuto io, Montella – di Maran non parlo magari lo farò quando non sarà più con noi – è l´unico studioso di calcio, è uno che porta dei correttivi delle novità importanti anche nel lavoro quotidiano. Tra Strama e Montella? Scelgo Montella perchè non conosco Stramaccioni, che però ci sta sorprendendo tutti”.
Infine un pensiero sui sogni futuri della sua squadra, con un occhio rivolto all’Europa: “Dobbiamo stare con i piedi per terra, ci sono 12 squadre che lottano per non retrocedere. Primo obiettivo è quello di salvarsi, come per squadre presitgiose come Genoa e Samp, un passo alla volta. Se facciamo il rapporto con fatturati non abbiamo la possibilità di arrivare in Europa, ma è bello sognare”.
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