Amarcord
Tuttonapoli.net – I 7 motivi della crisi del Napoli
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12 anni agoon
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RedazioneCome definire un periodo di sette gare in cui collezioni quattro sconfitte? In un solo modo: crisi. Inutile girarci attorno non farebbe bene a nessuno inutile rimuginare su sfortuna ed episodi. Il Napoli ha perso la dritta via, nelle gambe e nella testa (come dimostra la topica da oratorio di Aronica). Non che la speranza sia perduta è davvero troppo presto ma è necessario invertire la rotta per non ritrovarsi nei meandri dellennesima stagione dellAvrei voluto ma non ci sono riuscito
. Cè lobbligo di ottenere un posto in Champions League. Senza alcuna attenuante, questa volta.
Cosa è accaduto ad una squadra partita a razzo in campionato (7 vittorie nelle prime 8 gare) e crollata in maniera alquanto inspiegabile nellultimo mese? Credere che possa essere solo una qualunque essa sia la causa di questo male non aiuta certo a sviluppare unanalisi costruttiva. Tante le gocce versate in queste settimane che hanno contribuito a far traboccare il vaso azzurro.
Per fotografare il momento, proviamo a fissare alcuni punti che hanno portato ad una situazione quasi paradossale, considerando le premesse e le aspettative di inizio stagione.
Scelte sbagliate in estate. Cè poco da addolcire la pillola. La rosa è incompleta ed il libro con la favoletta dei 22 titolari può essere chiuso in maniera definitiva. Troppe scommesse estive , con giocatori poco pronti: la Juve prende Pogba come scommessa il Napoli prende El Kaddouri. LInter si coccola Juan Jesus, il Napoli è ancora alla ricerca disperate di tracce che portino ad avere notizie su Uvini. Azzardi che adesso si pagano. Bigon, inoltre, ha ancora una volta reiterato due carenze che si trascinano dallo scorso anno: un ricambio di qualità per il centrocampo Donadel non è più né presentabile né accettabile ed una punta di peso da schierare in certe gare in cui le gambe non girano. Perché Bigon? Perché perseverare quando tutti sapevano che Vargas non ha le caratteristiche per fare quel tipo di lavoro?
Mazzarri e le parole che non avrebbe dovuto dire. Sfiduciato lui ed il gruppo. Fa strano vedere Walter così e sentirlo parlare di anno di riflessione, della necessità di trovare nuovi stimoli. Pensieri che forse avrebbe dovuto tenere per se. Provate voi ad andare dal vostro capo che a fine anno vi versa 2,5 milioni di euro sul conto in banca e dire che non vi sentite motivati
Il Boss latitante. Dove è finito Aurelio De Laurentiis? Dalla sua partenza per gli States il giocattolo pare essersi rotto. La squadra ha bisogno di sostegno nei momenti difficili, quelli vissuti al buio dopo una sconfitta che fa male. Non certo quando cè da mettersi in posa per una foto. Torna presidente.
Condizione fisica. Se i tuoi punti di forza diventano uno delle tue più grandi preoccupazioni, allora cè davvero qualcosa che non va. Nelle ultime uscite il Napoli è parso poco brillante, poco lucido anche dal punto di vista mentale. A ciò, aggiungiamo i guai muscolari di Cavani prima e Zuniga poi. Che succede ai preparatori atletici?
Esterni. Il segreto ormai di Pulcinella del gioco di Mazzarri sono le fasce. Questanno, però, Maggio è stato Maggio in pochissime occasioni. Zuniga alle prese con problemi fisici evidenzia che forse la coperta è troppo corta. Su Dossena e Mesto non cè davvero niente da aggiungere. (Lo avete visto Cuadrado?).
Trasferte il vero problema. Il pari con il Torino fa male, ma analizzando in fatti gli azzurri al San Paolo hanno raccolto 16 dei 18 punti a disposizione. Il problema vero, che si ripropone come un vecchi incubo, è quello delle trasferte. E lì che manca il cambio di passo, è lì che forse gli azzurri avvertono lassenza di un contropiedista nato come Lavezzi.
Sconfitte che generano tensioni. Scegliere quasi consapevolmente di andare in balia degli eventi in Europa League è una delle cause di questo momento. Perdere ti fa perdere autostima, ti espone alle critiche e mina le tue certezze. Vincere, da sempre, aiuta a vincere. Con il Dnipro giovedì serve una vittoria. E servono i migliori, considerando che ormai è un dato di fatto le riserve non sono allaltezza dellimpegno.
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