Amarcord
Il personale derby di Julio Cruz, interista tifoso
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12 anni agoon
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RedazioneA buon intenditore poche parole.
L’ex nerazzurro Julio Cruz, bomber dell’ultima vittoria a Torino dell’Inter, sprona la sua ex squadra con la speranza che possano tornare a vincere in casa della capolista e quindi proiettarsi ad una sola lunghezza in classifica, per contendere lo scudetto fino all’ultima giornata.
Cruz attualmente fa il talent-scout in Argentina ma non dimentica il suo passato: “Fra Inter, Bologna e Feyenoord, alla Juve avrò segnato 9 o 10 gol in carriera” ; in special modo ricorda con piacere la data del 20 aprile 2005 quando su cross di Zè Maria “Io che salto su Birindelli, colpo di testa a incrociare, Buffon battuto. E uno a zero per noi. Ricordo tutto di quel match, ma anche di un altro del 2003, due gol miei”.
La ricetta di Cruz per affrontare partite del genere è molto semplice, come ammette lui stesso: “Prima di tutto i giocatori devono sapere che stanno giocando un… derby: ci vuole grinta e concentrazione, ogni situazione da gol deve trovarti pronto, devono mettersi in testa che si tratta di un’opportunità unica, perché se vinci vai a meno uno, tutto si riapre e l’autostima s’impenna. Un po’ come successe a noi nel 2003”.
Facile immaginare per chi faccia il tifo Julio Cruz questa sera: “Io vorrei che l’Inter vincesse, con gol di chi non so… Ma se devo proprio scegliere sto con chi fa il centravanti oggi, quindi Diego Milito. Cassano? Un grande acquisto, finora sta rendendo tanto poi chissà… L’Inter deve pensare a una cosa: l’occasione è unica, ma anche non decisiva, nel senso che potrebbe anche perdere ma nessuno può dire e sapere che poi alla fine non vada a vincere lo scudetto. La Juve è imbattuta da una vita (49 gare, ndr) ma prima o poi una flessione potrà anche averla, magari con l’Inter”.
Attenzione a Pirlo però, definito “Un grandissimo giocatore, fantastico: bisogna giocare su di lui. Anche quando incontravamo il Milan cercavamo di ammutolirlo: la vittoria deve partire da lì”.
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