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Editoriale Chievo A Milano per vincere il mal di trasferta
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12 anni agoon
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RedazioneLa cura Corini sta cominciando a produrre i suoi frutti. I tre punti ottenuti contro la diretta concorrente Pescara hanno tolto i veneti dalla zona rossa della classifica, ridando un po’ di respiro e di tranquillità ai gialloblù.
Il trend di risultati realizzati con il nuovo tecnico fa ben sperare, dopo un inizio disastroso sotto la guida di Di Carlo: tre punti in sei partite con la vecchia gestione, sette punti in quattro gare con la nuova, quasi un ruolino di marcia da Europa League.
Favorito anche da un calendario meno difficile e dalla possibilità di giocare in casa tre partite su quattro, Corini ha comunque dato una scossa importante all’ambiente.
La media di un punto a incontro, dopo dieci giornate, resta preoccupante; in passato solo due volte è stato fatto peggio in Serie A: 3 soli punti nella stagione 2006-2007, conclusasi con la retrocessione, e 6 punti nella stagione 2008-2009, con salvezza in extremis. Rispetto alla stagione scorsa, ad esempio, i veronesi hanno ottenuto due punti in meno, mentre sembra lontano anni luce l’inizio esaltante che si ebbe nel Campionato d’esordio (2001-2002), quando, con Del Neri allenatore, si realizzarono ben 20 punti nelle prime dieci giornate.
La principale carenza evidenziata dalla squadra resta il pessimo rendimento lontano dal Bentegodi: non era mai successo che il Chievo non ottenesse neanche un punto fuori casa a questo punto della stagione. Su quattro match disputati infatti il calendario racconta di tre sconfitte con Di Carlo (Parma, Torino e Palermo) e di una con Corini (Napoli).
E’ proprio in trasferta che, in passato, i gialloblù hanno conquistato la permanenza nella massima serie. L’anno scorso, ad esempio, la differenza l’hanno fatta le vittorie a Catania, Firenze, Novara e Genova, ed il pareggio, tra gli altri, allo Juventus Stadium.
Certo quella di San Siro contro il Milan non è l’occasione più agevole per invertire la tendenza, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare per vincere il mal di trasferta.
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