Pagelle Juventus
Editoriale – Zeman, fiducia a tempo: la pazienza è finita?
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12 anni agoon
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RedazioneAlla Roma già si pensa al dopo Zeman. Conti alla mano, leuforia estiva per lingaggio del boemo sembra essersi esaurita dopo lennesima sconfitta, con tanto di rimonta, di domenica scorsa allOlimpico (dal 2-0 al 2-3 finale contro lUdinese).
Impietoso lo stato di forma dei capitolini: la Roma è la peggiore difesa del campionato (16 goal subiti, media di due reti a partita) e ha giocato cinque partite in casa e tre in trasferta (lanno passato erano quattro allOlimpico e quattro fuori). E la classifica già dice tutto: la Champions, è distante 7 punti, contro i 4 del 2011. Insomma non cè da stare tranquilli.
Cè anche il rischio concreto che la stagione si trasformi in un clamoroso fallimento. Come successe a Luis Enrique, che non riuscì neppure a centrare lEuropa League, traguardo minimo fissato dai giallorossi anche per questanno. Cosi si è passati dal cosiddetto gioco orizzontale, per intenderci, il tiqui taca catalano tanto caro allasturiano, a quello verticale del boemo. Il risultato? Si rischia di ripetere la stessa stagione anonima, senza infami né lode dello scorso campionato.
Senza dimenticare i 70 milioni di euro – al netto delle cessioni – spesi per rinforzare una rosa che a detta di molti, appare incompiuta (in questo la responsabilità non è solo di Zeman). I giocatori sembrano non seguire gli schemi del tecnico, soprattutto non sembrano adattasi al ritmo impostogli per tutti i 90 minuti. Specie domenica è stato palese il calo fisico di alcuni interpreti. In più, cè un presunto caso Destro, che tiene banco a Trigoria. Il giovane attaccante non si è ancora integrato, rimanendo sempre ai margini delle scelte del tecnico giallorosso.
L’ex senese, arrivato nella Capitale come una delle possibili rivelazioni, ha collezionato solo pochi scampoli di partita restando a secco: zero goal dopo nove partite. Per lui, solo 365 minuti, 6 presenze di cui 2 dalla panchina, unammonizione e una traversa. Troppo poco per un giocatore su cui la società aveva punto tutto. A sua discolpa anche la posizione in campo. Zeman lo vede come esterno destro, ruolo che, però, non si addice alle caratteristiche dellattaccante. E poi, il tridente che da più certezze è quello composto da Lamela-Osvaldo-Totti.
Adesso per la Roma arriva la trasferta di Parma contro una squadra che sa giocare a calcio e che di certo non farà sconti. Il campionato non dà tregua, le altre squadre corrono a un ritmo forsennato e non si può perdere terreno. Quanto la pazienza e la fiducia, invece, nei confronti del tecnico capitolino, stanno per esaurirsi.
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