L’ex giallorosso Cassetti, contento per il ritorno di Zeman, critica Luis Enrique

Dalla Roma al Watford, senza dimenticare il passato ma parlando chiaro del suo ex club e dell’ex allenatore giallorosso Luis Enrique.

“Sono venuto a giocare nella Serie B inglese perché in Italia, dopo aver atteso un paio di mesi che arrivasse un’offerta interessante, mi sono stufato di aspettare e ho accettato questa proposta. Ho firmato un contratto annuale, ma qui sto bene e non mi dispiacerebbe restare più a lungo”.

A Roma la storia d’amore tra il giocatore e il club giallorosso è finito lo scorso anno “Perché non mi hanno voluto più. La nuova politica della Roma è quella di ringiovanire e dovevo aspettarmelo. Però mi ha fatto male lo stesso». Forse, però, avrei meritato un altro anno, anche se il mio rapporto si è chiuso nel silenzio generale da parte dei dirigenti e con una festa bellissima da parte dei miei vecchi compagni di squadra”.

Cassetti si è fatto anche un’idea molto chiara sul voler affidare, la scorsa stagione, la squadra a Luis Enrique: “È stata una decisione coraggiosa, ma i risultati l’hanno bocciata. Non si può prendere l’allenatore del Barcellona B e consegnargli la Roma. Luis Enrique ha sottovalutato il calcio italiano. Ha peccato di presunzione. Gli vanno però riconosciute alcune qualità: è un uomo coerente e onesto”.

Quest’anno a Roma è ritornato Zeman, colui che “propone un calcio offensivo di qualità. Io però rimpiango la Roma e la città, la stessa dove ho deciso di vivere”, la città di Francesco Totti, definito “il numero uno” da Cassetti.

Chissà mai che un domani non possa ritornare a giocare ancora nella Roma.